No agli Ogm: Mazzocco: “Regioni sostengano battaglia”

“Sono convinta che le Regioni non cederanno specie dopo il via libera in Commissione agricoltura della Camera all'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti gli alimenti”

La netta contrarietà della Regione Basilicata alle linee guida su coesistenza tra coltivazioni tradizionali, biologiche e geneticamente modificate viene rimarcata dall’assessore Vilma Mazzocco che ricorda come nel “disciplinare di produzioni agricole” la Regione Basilicata ha voluto introdurre la identificazione di “regione Ogm free” per rafforzare la propria posizione di netta contrarietà all’introduzione degli Ogm.
Nel ricordare che la Commissione europea ha approvato lo scorso 13 luglio un pacchetto legislativo per permettere agli Stati membri di limitare o proibire coltivazioni Ogm sul principio dell’autodeterminazione, con modifiche che investono anche il principio della coesistenza, l’assessore Mazzocco sottolinea “l’esigenza che da parte delle Regioni ci sia in sede di Conferenza Stato-Regioni un primo atto di sostegno alla battaglia ingaggiata dagli agricoltori e dai consumatori italiani che è soprattutto una battaglia in difesa del ”made in Italy” e della sicurezza alimentare. Purtroppo i segnali che continuano ad arrivare dal Ministro all’Agricoltura Giancarlo Galan sono di “sfida” alla Regioni, attraverso la minaccia che se le Regioni italiane non daranno via libera alla coesistenza tra colture tradizionali, biologiche e geneticamente modificate sarà lui stesso a farlo. Il Ministro, sulla scia dell’iniziativa avviata dal commissario europeo per la Salute e alle politiche dei consumatori John Dalli, il quale nei giorni scorsi ha ribadito la volontà di “utilizzare unilateralmente il suo potere” per autorizzare delle tipologie di coltivazioni e di importazioni laddove i governi locali non riescano a prendere decisioni di merito, vorrebbe imporre la sua visione che a differenza dei suoi ultimi predecessori sia di centrodestra che di centrosinistra alla guida del ministero, non è contrario all'uso degli Organismi geneticamente modificati.
Sono convinta – prosegue l’assessore – che le Regioni non cederanno specie dopo il via libera della Commissione agricoltura della Camera alle norme che prevedono l'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti gli alimenti per impedire di "spacciare" come Made in Italy il prodotto proveniente dall'estero, con un costo stimato in 4,2 miliardi di euro, per la vendita di prodotti pagati come italiani senza esserlo. L’iniziativa della Regione Basilicata – continua l’assessore – non è solo su una posizione “difensiva” degli interessi di agricoltori e consumatori, ma a partire da una rivisitazione della LR 26 del 2008, (Tutela delle risorse genetiche autoctone vegetali ed animali di interesse agrario) che prevede l’istituzione di un Repertorio Regionale, commissioni tecnico-scientifiche, banche del germoplasma autoctono vegetale regionale, intende attuare programmi settoriali di intervento, anche con il supporto scientifico di strutture, centri ed istituti di ricerca, università di cui disponiamo.
Le battaglie sulla sicurezza alimentare, contro la diffusione degli Ogm in agricoltura, per la difesa della biodiversità agricola e per la tutela delle colture locali – conclude Mazzocco – sono un punto di riferimento del lavoro del Governo Regionale, intorno ad un modello di agricoltura che non può prescindere dalla difesa dell’agrobiodiversità, una risorsa sempre più minacciata, nonostante da essa dipenda il futuro alimentare del Pianeta, un modello di produzione agricola e di consumo alimentare ecosostenibile e socialmente condiviso”.

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