“Il provvedimento adottato dalla Giunta regionale di adesione all’Avviso comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese non è una risposta risolutiva ai problemi finanziari delle aziende agricole che stanno scontando una grave crisi di liquidità, ma solo un momento di tregua” E’ il commento dell’assessore all’Agricoltura Vilma Mazzocco. “L’Avviso per il quale è stata concordata una proroga al 31 gennaio 2011– spiega Mazzocco – prevede la possibilità per le aziende di ottenere dalla propria banca la sospensione o l’allungamento delle rate di debiti contratti con le banche in seguito a finanziamenti agevolati ottenuti nella forma del contributo in conto capitale o in conto interessi. Intanto, attraverso l’Avviso sottoscritto nell’agosto del 2009 con il ministero dell’Economia e delle Finanze dall’Abi, l’Associazione bancaria italiana, e dalle Associazioni di rappresentanza delle imprese, sarà possibile: sospendere per 12 mesi il pagamento della quota capitale delle rate di mutuo e il pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing “immobiliare” e allungare a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per far fronte alle esigenze di cassa. La Conferenza delle Regioni inoltre ha evidenziato l’opportunità di integrare l’Avviso con l’allungamento a 120 giorni delle scadenze del credito a breve termine e di estendere l’ambito di operatività dell’Avviso anche alle operazioni creditizie e finanziarie cui è associata un’agevolazione pubblica nella forma del contributo in conto interessi e/o in conto capitale. La deliberazione di Giunta estende l’applicazione della sospensiva prevista dall’Avviso comune alle leggi regionali: LR n.18/2008 (norme in materia di aiuti alle piccole e medie imprese agricole); LR 22/2006 (interventi urgenti per fronteggiare la crisi finanziaria delle aziende agricole danneggiate da calamità naturali); LR 20/2006 (crediti di conduzione nel settore agricolo).
“Il problema delle risorse che l’Ue metterà disposizione con la Pac dopo il 2013 – ha detto infine Mazzocco – è fondamentale per il futuro delle aziende agricole e in generale dell’agricoltura meridionale e lucana. Le Regioni e il sistema istituzionale italiano devono dunque lavorare in sintonia in merito all’entità dei fondi comunitari e ai nuovi criteri di erogazione con l’impegno di riportare al centro del dibattito sulla riforma della Pac post-2013, entrato da tempo nella nostra agenda di lavoro, il tema del reddito degli agricoltori, che soffrono più di altri gli effetti di un mercato ancora senza regole”.
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