Lsu, Cisl: rivedere la norma per la stabilizzazione

“La sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale sulla stabilizzazione degli Lsu, pur rilevando un palese vizio formale nel dispositivo giuridico, così come a suo tempo denunciato dalla Cisl, non deve far recedere dall'obiettivo di fondo, ovvero assicurare un percorso specifico per la stabilizzazione degli Lsu mediante regolari procedure concorsuali”. È quanto sostiene il segretario regionale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che invita la Regione Basilicata a “riprendere il confronto con le organizzazioni sindacali al fine di individuare i necessari correttivi da apportare alla normativa regionale in modo da garantire il rigoroso rispetto dei principi costituzionali e allo stesso tempo dare una doverosa risposta alla platea degli Lsu che ha assicurato nel corso degli anni e continua ad assicurare oggi la continuità di molti servizi essenziali negli enti locali”. Per Gambardella “il rischio da scongiurare in questo momento è di azzerare il lavoro fatto finora per la stabilizzazione degli Lsu usando a pretesto una sentenza della Corte che, in verità, si limita a stabilire il perimetro giuridico all'interno del quale non solo è lecito ma è doveroso individuare una corretta procedura per la stabilizzazione, anche in ragione di un fatto ormai acclarato, ovvero che l'impiego di questi lavoratori non è più circoscritto alle attività di supporto alla pubblica amministrazione, come originariamente stabilito, in quanto si tratta in realtà di lavoratori che sono chiamati a svolgere di fatto mansioni ordinarie per sopperire alle croniche carenze delle piante organiche degli enti locali”.

BAS 05

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