Lapenna (Pps) su nucleare in Basilicata

“Dopo il referendum abrogativo dell’87 sulla questione del nucleare ribadiamo fermamente la contrarietà ad ogni presenza nucleare nella regione Basilicata”. E’ quanto dichiara Sergio Lapenna, segretario regionale dei Popolari per il Sud.
Torna di attualità il tema dopo la pubblicazione della presunta mappa Sogin che dovrebbe individuare i siti potenzialmente idonei ad ospitare lo stoccaggio unico delle scorie. “La Basilicata – sostiene Lapenna – ha già dato il suo grande contributo con la trivellazione dei pozzi petroliferi che non hanno dato alcuna forma di sviluppo, ma solo un maggiore livello di inquinamento e di deturpazione del territorio. Bisogna prendere una posizione chiara ed unitaria per respingere ogni ipotesi di localizzazione del sito onde evitare uno ‘Scanzano bis’. Non ci facciamo illudere – continua Lapenna – dalla promessa di prevedere la creazione di oltre 300 posti di lavoro che potrebbe costituire una forte tentazione in una Regione ad alto tasso dei livelli di disoccupazione, quando i rischi per il nucleare, ancora oggi, sono elevatissimi. Inoltre, la regione Basilicata ha accolto anche il deposito interrato alla Trisaia di Rotondella nel quale sono contenuti fusti molto pericolosi. Tutto ciò è il segno evidente che la nostra regione viene spesso dimenticata per le iniziative positive, ma ricordata solo quando si tratta di scaricare le questioni più scottanti. La minaccia è imminente – conclude Lapenna – soprattutto se consideriamo il forte business che c’è dietro, ecco perché i Popolari per il Sud si impegnano in prima linea per garantire ai nostri giovani un futuro sostenibile”.

BAS 05

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