Il consigliere del Pdl afferma che “Arbea è morta, questa è la conclusione di una farsa lucana che si conosceva da tempo”
“Una farsa, quella dell’Arbea – dice il consigliere – che, però, costa e costerà ancora alla finanza pubblica ed ai cittadini lucani centinaia di migliaia di euro. Tutto e solo perchè, la politica ed i politici di centrosinistra si ostinano a mantenere in piedi un carrozzone, solo e soltanto per far fiorire filiere e clientele. Dal 16 ottobre – aggiunge Rosa – Arbea ha cessato tutte le attività anche sul portale Sian, acronimo di Sistema Informativo Agricolo Nazionale. Tutto ciò giunge dopo la revoca del mandato di ente pagatore emesso dal Ministero dell'Agricoltura. Praticamente, in questi anni, è stata manifesta l'incapacità di creare e gestire un ente che doveva fornire servizi all'agricoltura e che, alla fine, è servito solo per necessità elettorali".
“Eppure – afferma Rosa – si continuano a spendere soldi inutilmente, come ho evidenziato, questa mattina, con un’interrogazione con la quale ho chiesto il perché nonostante l’Arbea si trovi in questa particolare situazione, nel corso dell’anno 2010, incaricava la società PwC di eseguire ‘un’attività aggiuntiva’ a quella già eseguita nel 2008 per specifica disposizione dei servizi della Commissione europea, ignorando l’intento ispiratore e l’obiettivo finale e che è costata altri 90 mila euro. E intanto, nei prossimi giorni, si nominerà il Direttore generale dell’ Arbea con un modesto stipendio di soli 180 mila euro annui. De Filippo, ovvero – conclude Rosa – lo stesso Consiglio regionale diano l’esempio di non proseguire sulla strada dello sperpero e del pressappochismo”.