“I nuovi emigranti della disperazione – sottolinea il consigliere del Pdl – nel 2009 sono stati 2000. La meta di molti è stata l’Emilia Romagna, dove abbiamo assistito ad uno dei soliti colpi di scena paesani del Governatore De Filippo”
“2000, non è un semplice numero, ma sono i lucani che hanno lasciato la nostra regione nel 2009, i nuovi emigranti della disperazione creata in questi 15 anni di governo di sinistra. I dati sono ufficiali, provengono dall’ISTAT, e fotografano una Lucania sempre più povera, sempre più gerontocratica, sempre più povera di giovani specializzati e cervelli, che hanno l’unico difetto di non essere parenti e/o amico del ‘ventre molle’ che sta distruggendo questa nostra Lucania”.
Lo afferma il consigliere regionale Gianni Rosa (Pdl), il quale sottolinea che si tratta di “emigranti e non viaggiatori, i quali prendono le strade che portano nelle regioni del centro nord per non ritornare più, con la speranza di poter trovare un’occupazione consona. Ironia della sorte la meta maggiore di questi nostri corregionali è l’Emilia Romagna, proprio dove sulle assolate rive marine abbiamo assistito ad uno dei soliti colpi di scena paesani del Governatore De Filippo e del suo staff comunicativo, che mentre predicano la sobrietà del ruolo istituzionale e il contenimento delle spese, fanno distribuire da avvenenti hostess brochure dove si spiega, secondo loro, come siano messi a frutto i finanziamenti europei per favorire lo sviluppo lucano. Una reclame dal basso profilo che ha fatto sorridere l’Italia intera e allo stesso tempo piangere i giovani lucani emigrati”.
“Vito De Filippo – dichiara il consigliere – dà l’impressione di vivere su un palcoscenico, forse per questo è alquanto attratto da festival cinematografici, finanziati ovviamente con soldi regionali e salotti televisivi, dimenticando invece di esser stato rieletto per provare almeno a governare, cosa che negli ultimi anni ha fatto poco e male. Invece, si ha l’impressione che stia solamente programmando un eventuale balzo di carriera politica in ambito nazionale, facilmente intuibile dalle ultime esternazioni contro il Ministro Tremonti e dalla proposta di ufficializzare l’inno nazionale, quasi che sia diventato il paladino del Mezzogiorno contro le ‘invasioni barbariche’ di un governo nazionale e leghista. Peccato che pensi a difendere poco la sua Basilicata da se stesso e dalla sua maggioranza”.
“L’ ‘insostenibile leggerezza del governare’ del Presidente De Filippo – conclude d’esponente del Pdl – si rivela allo scoperto quando, troppo affaccendato in vita mondana di provincia, tra qualche sagra o ferragosto passato in aristocratiche ville, non si accorge che qualche collega governatore lavora per meglio utilizzare le risorse disponibili. Mi riferisco all’intesa tra i Presidenti Caldoro della Campania e Nichi Vendola della Puglia, che uniranno i fondi Por, Pos e Fas a disposizione delle loro regioni per costruire infrastrutture in comune, lasciando al nostro De Filippo il siparietto da provincia e qualche comparsa alla conferenza Stato-Regione. Tutto questo a danno dei cittadini lucani”.