Inclusione Sociale: varata la graduatoria definitiva

Il programma prevede un assegno mensile e attività per migliorare competenze e reinserimento sociale della famiglia

Via libera dalla Regione alla graduatoria unica definitiva del Programma di Contrasto della Povertà e dell’Esclusione sociale (CoPES) che avrà inizio il primo gennaio 2011. L’elenco, pubblicato su un supplemento al Bollettino Unico Regionale del 1 novembre, riporta le 7.456 domande risultate ammesse e le 573 non ammesse, per un totale di 8029 domande presentate. Non tutte le domande ammesse saranno però finanziate, si andrà per scorrimento di graduatoria in base alle risorse disponibili, ma l’esecutivo è già al lavoro per il reperimento di ulteriori somme con il Fondo sociale Europeo, per rafforzare la dotazione finanziaria attuale di circa 4 milioni e mezzo di euro.
Fra le famiglie ammesse 2790 hanno dichiarato per l’anno fiscale 2008 una situazione economica uguale a 0. Sono inserite in graduatoria anche 673 famiglie i cui membri hanno perso il posto di lavoro nel corso degli anni 2008 e 2009 e non hanno avuto la possibilità di godere di ammortizzatori sociali. L’ultima famiglia ammessa ha dichiarato un reddito 4.794 euro.
Il nuovo programma, si propone di mettere a regime la misura di contrasto alle condizioni di povertà e di esclusione sociale prevista dalla legge del 2007 sulla “cittadinanza solidale”. Due le linee di azioni previste. Per un verso c’è un contributo economico mensile assicurato per 24 mesi alle famiglie beneficiarie. Vi è poi un complesso di attività, fondate su un patto di cittadinanza sottoscritto dai beneficiari con i comuni, cui la famiglia beneficiaria si impegna a partecipare, per migliorare le competenze/capacità personali di almeno un membro della famiglia e ad offrire alla famiglia stessa i servizi disponibili per il reinserimento nel proprio contesto sociale.
Nella logica della creazione della “filiera integrata dei servizi di cittadinanza sociale”, ciascun servizio territoriale, sia esso dipendente dal Comune (come i servizi sociali), dalla Provincia (i servizi per l’impiego e la formazione) o dalla Asl (sert, consultori, ecc), parteciperà alla definizione ed all’attuazione dei singoli programmi personalizzati, rendendo effettiva la “presa in carico unitaria” della persona.
Ciò comporterà che le azioni del filone “coesione sociale” saranno gestite dagli Ambiti Socio-territoriali, mentre quelle del filone “inclusione lavorativa” saranno gestite dai Centri per l’impiego e dalle agenzie provinciali di formazione, nella diretta responsabilità delle Province.
Inoltre, nel nuovo programma si fa tesoro della precedente esperienza, individuando quattro settori di attività che allora emersero spontaneamente attraverso l’attivazione di laboratori formativi gestiti da associazioni di settore. Così nel nuovo programma vengono individuati come settori strategici ai quali la Regione dedica veri e propri piani d’azione. Si tratta di: incremento della raccolta differenziata dei rifiuti; attività di cura; valorizzazione attraverso la fruizione dei beni culturali, ambientali, ricreativi o sportivi e micro-progetti locali a bassa o nulla possibilità di sviluppo imprenditoriale.
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