“Ci rallegriamo vivamente per la nomina di Fabrizio Barca: la sua autorevolezza e competenza rappresentano una garanzia in un ‘posto chiave’ per la costruzione di processi di crescita territoriale e di coesione economica e sociale.”. E’ quanto affermano Micaela Fanelli e Vito Santarsiero, rispettivamente delegata Anci per le politiche Ue, e delegato alle politiche per il Mezzogiorno, sul nuovo ministro per la Coesione territoriale del governo Monti.
“Barca è stato in questi anni colui che ha studiato e dato la visione alle politiche di coesione in Europa, grazie al rapporto che porta il suo nome che – ricordano Fanelli e Santarsiero – ha dato lustro al nostro Paese a livello comunitario”. “Quel documento, elaborato su richiesta dell’allora commissaria alla politica regionale Danuta Hubner, è stato la base dei principali documenti comunitari, dettando una serie di ‘pilastri’ che sono stati poi ripresi e sviluppati nel V rapporto di coesione”, osservano i due delegati.
“Grazie al suo contributo di proposte, all’aver sempre creduto nella programmazione integrata territoriale dal basso con al centro il protagonismo dei Comuni, all’aver sempre investito su intelligenze e professionalità, Barca è stato in questi anni un punto di riferimento costante per la classe politica nazionale e locale. Siamo certi che l'esperienza maturata potrà essere di grande giovamento non soltanto nelle relazioni con il sistema dei Comuni ma anche per rafforzare il ruolo delle città e delle aree urbane – concludono i due delegati Anci- nei processi di crescita territoriale e nell’attuazione delle nuove politiche di coesione europea”.
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