Giovani, Acli: serve un raccordo tra formazione e lavoro

 “La risposta alla crisi occupazionale che ha investito le nuove generazioni passa attraverso un rinnovato impegno sul fronte della formazione”. A dirlo è il presidente provinciale delle Acli di Potenza, Gennaro Napodano, che invita le istituzioni locali ad “attuare l'intesa firmata con il governo nazionale e le parti sociali sulle linee guida per la formazione nel 2010”.

“I giovani pagano due volte gli effetti della crisi – spiega Napodano – perché sono stati i primi a perdere i lavoro, per via dei contratti flessibili, e perché la moderata ripresa in atto si annuncia senza apprezzabili effetti sull'occupazione, come confermano i più autorevoli osservatori statistici. Dinanzi al concreto rischio di un saldo occupazionale negativo e al cronicizzarsi di fenomeni di esclusione dal mercato del lavoro – continua il presidente delle Acli potentine – serve un ambizioso piano di formazione che adegui le competenze dei giovani ai fabbisogni occupazionali espressi dalle imprese, con l'obiettivo di recuperare i posti di lavoro vacanti che le imprese non riescono paradossalmente a coprire per la carenza delle professionalità richieste, specie nel settore manifatturiero”.

“Serve in sostanza un maggiore raccordo tra domanda e offerta di capitale umano, in linea con gli indirizzi contenuti nella già citata intesa sottoscritta lo scorso febbraio da governo, Regioni, Province autonome e parti sociali. Si tratta di una sfida ambiziosa – conclude Napodano – che può essere vinta sul terreno di un maggiore coordinamento tra gli enti e le istituzioni preposte ad assicurare la necessaria sinergia tra formazione e mercato del lavoro, superando al contempo quella visione assistenzialistica che ha trasformato la formazione in un costoso ammortizzatore sociale”.
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