Reintegrati alla Fiat di Melfi dal giudice i due delegati Rsu della Fiom, Giovanni Barrozzino, Antonio Lamorte e l'operaio Marco Pignatelli: per la segreteria della FlmUniti-Cub è una grande soddisfazione.
“La Fiat dovrebbe cominciare a capire – afferma il sindacato in una nota – che i licenziamenti e le rappresaglie non possono fermare le lotte degli operai che a causa del continuo aumento dei ritmi di lavoro non ce la fanno più sulle linee di montaggio.
Tantissimi operai a Melfi si sono ammalati, protusioni, tendiniti, ernie al disco e dolori articolari-muscolari sono le patologie più sofferte.
Cambiando nome alla metrica di lavoro come è stato fatto più volte e con i licenziamenti, non si possono cancellare le malattie che la Fiat, per aumentare i profitti ha causato.
Gli operai al rientro dalle ferie, loro malgrado, se la Fiat non cambierà strategia, dovranno di nuovo protestare e la FlmUniti-CUB non potrà che essere al loro fianco”.
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