“Avere abitazioni ed edifici di qualità, in particolare le scuole, a costi sostenibili e a basso impatto energetico, deve diventare presto un diritto perché è una necessità della collettività”. E’ il commento del segretario generale regionale della Feneal-Uil Domenico Palma al progetto “Scuole ecologiche in scuole sicure” a cui fanno seguito gli interventi per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e realizzazione di laboratori per la formazione e la sperimentazione di impianti fotovoltaici e mini eolici, finanziati dai Piani di offerta integrata di servizi (Pois) nei cinque ambiti di riferimento (Alto Basento, Val d’Agri, Vulture-Alto-Bradano, Lagonegrese-Pollino e Marmo-Platano-Melandro).
Nel sottolineatre che “vivere in città efficienti e dotate di servizi pensati per i cittadini è un elemento imprescindibile per la qualità della vita come la ricerca di ogni possibilità di risparmio energetico” Palma evidenzia che “il valore della convergenza fra imprese e sindacati dell’edilizia diventa un importante momento di una lunga campagna di pressione, di mobilitazione nei confronti di Istituzioni e partiti, per ridare centralità vera al nostro settore, a partire da investimenti certi nel campo delle opere pubbliche, dell’housing sociale e del risanamento delle periferie. Si parla tanto di innovazione, di ricerc a, di modernizzazione: ma se poi si rifiuta un banco di prova come l’edilizia, tutto quello che sentiamo dire appare come un’esercitazione verbale, o, peggio, una prova di ipocrisia e di impotenza progettuale. Il comparto delle costruzioni – continua il segretario Feneal – ha un ruolo importante, vitale per l’economia: garantire lavoro, lavoro vero a qualche milione di lavoratori ed imprenditori che sono tuttora la risorsa migliore e più determinata su cui il Paese può contare, e riattivare i meccanismi di un’economia inceppata. Se la politica non è capace di guardare avanti e perde tempo nelle proprie discordie, noi, invece, lavoratori ed imprese, abbiamo la capacità di guardare al futuro e di volerlo costruire. Per questo i progetti della Provincia di Potenza – conclude Palma – ci fanno ben sperare per il futuro perché dimostrano che una edilizia eco-compatibile, attenta al clima dei luoghi, rispettosa della storia e della tradizione di ogni territorio, non è un’utopia. Essa può essere sintetizzata in pochi punti essenziali: recuperare modi di costruire "sostenibili" utilizzando materiali naturali, biocompatibili, e autoctoni per la tutela del paesaggio e dell' identità dei luoghi. Tale norma vale per ogni tipologia di edificio, sia esistente che di nuova edificazione, anche in zone vincolate; la tecnologia deve risultare di ausilio ad una corretta progettazione bioclimatica e molti nuovi interventi dovrebbero risultare come prodotto di concorsi seri, commissioni super-partes, composte di critici d'arte, sovrintendenti alle belle arti, architetti attenti all'estetica, all'armonia delle forme, e alla qualità ambientale dell' intervento”.
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