EDILIZIA: PALMA (FENEAL), CANTIERI VERI E NON DI CARTA

“Abbiamo bisogno di cantieri veri e non di carta nei quali ci siano lavoratori edili in carne ed ossa e non proiezioni e previsioni contenute in documenti programmatici le cui sorti sono affidate per lo più a buoni propositi. Per questo chiediamo che in questo primo scorcio del 2010, che coincide con gli ultimi mesi dell’attuale legislatura regionale, ogni sforzo del Dipartimento Infrastrutture e dell’intera Giunta Regionale si concentri sulle opere e i lavori pubblici già approvati e finanziati evitando di ricorrere ad elenchi di opere pubbliche che non si possono cantierizzare certamente in pochi mesi”.
E’ quanto sostiene il segretario generale regionale della Feneal-Uil, Domenico Palma, ricordando che “già subito dopo la stagione estiva 2009 la Feneal lanciò la “sfida” a Regione e a tutte le stazioni appaltanti opere pubbliche in Basilicata a concentrare ogni impegno per aprire un cantiere edile al giorno. Abbiamo inoltre denunciato – aggiunge Palma – che la “maglia nera” che lo Svimez consegna alla regione Basilicata per i tempi di progettazione delle opere pubbliche che, in media da noi richiedono 1.075 giorni contro i 900 della media nazionale e i 965 della media meridionale, rappresenta un gap da superare il più rapidamente possibile per non vanificare le azioni di rilancio del comparto edile basate sulla ripresa dei cantieri di lavori pubblici e sui benefici che verranno dalla legge regionale per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Il primo passo da compiere è dunque in direzione dello snellimento dei passaggi burocratici e tecnico-amministrativi che pesano sull’avvio delle attività in edilizia. Sono troppi infatti i passaggi che fanno seguito alla scelta di un’opera pubblica da realizzare, con finanziamento già disponibile, prima che gli operai edili possano entrare in cantiere. Per ricostruire, per modernizzare – a parere della Feneal-Uil – serve il recupero di una capacità progettuale che deve anche essere il frutto di un confronto ampio e serrato nella politica e fra Regione, Governo e parti sociali. Se oggi non comprendiamo che le questioni di fondo del settore costruzioni sono centrali per la Basilicata del futuro, si commette un colpevole errore forse irrimediabile. Per questo l’istituzione di tavoli permanenti presso la Presidenza della Giunta Regionale e presso la Presidenza Consiglio dei Ministri, come da noi richiesto, diventa di fondamentale importanza per il futuro del settore”.
Palma evidenzia infine che secondo i dati dell’Osservatorio nazionale della Feneal, nel 2009, si sono persi in Italia nel comparto delle costruzioni tra i 200 e i 250 mila posti di lavoro (di cui più di un migliaio in regione). Ancora piu' preoccupante e' la riduzione di ore lavorate che rappresentano quasi il doppio rispetto alla riduzione degli occupati (-15% rispetto a un calo del 7-8%) e cio' significa un aumento del lavoro 'grigio' con l’ulteriore incremento della irregolarità. E’ questa la situazione eredita dall’anno appena concluso – dice il segretario della Feneal-Uil – che ci provoca forte irritazione nel leggere annunci da libro dei sogni di opere ed infrastrutture mai portate a termine da decenni.
“Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente, affermava un antico detto”: questo è l’impegno fondamentale che oggi abbiamo tutti di fronte”.
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