“Sarà pure “mismatching” ma la caduta di stile del Presidente De Filippo nei confronti dei giovani diplomati e laureati è pesante”. Ad affermarlo è il sen. Egidio Digilio per il quale “nonostante i tentativi di rimediare alla “gaffe” il Governatore finisce per aggravare le affermazioni che ha fatto e che, tradotte in parole semplici ed offensive sono un invito ai laureati lucani ad andare a raccogliere i pomodori e alle ragazze con master di specializzazione post universitaria in tante discipline scientifiche o tecnologiche a fare le badanti. Nessuno vuole disconoscere che sono questi mestieri ed attività di lavoro richieste dal mercato e dal crescente bisogno di assistenza e servizi sociali per gli anziani. Solo che – dice Digilio – da un Presidente della Regione i giovani che con sacrificio hanno conseguito lauree specialistiche si aspetterebbero ben altro linguaggio. Come le famiglie che spendono i risparmi per mantenere i figli agli studi in atenei del centro nord, con centinaia e centinaia di euro al mese, e sono considerati da De Filippo “buon investitori”, con un altrettanto semplicistico-offensivo ragionamento senza cogliere il peso dell’”investimento” negli studi dei figli. Ma – continua il senatore lucano – che fine ha fatto il Patto con i Giovani che aveva alimentato non poche aspettative anche tra le famiglie lucane? Il Governatore deve chiedere scusa ai giovani laureati lucani e alle loro famiglie ammettendo che tutti i programmi di spesa regionale, con fondi comunitari, non hanno dato risultati in termini di posti di lavoro per laureati lucani”.
BAS 05