“La proposta del governatore De Filippo di ricercare convergenze non solo tra le forze politiche ma anche sociali e civili merita la massima attenzione e non può essere bollata, come accade in settori del Pdl, con battute semplicistiche ed elettoralistiche”. E’ il commento del segretario regionale della Basilicata della Dc, Giuseppe Potenza, per il quale “le buone intenzioni di De Filippo di avviare nuove relazioni vanno sicuramente messe alla prova ma senza pregiudizi e senza demagogie populistiche, nella duplice consapevolezza della situazione di sofferenza sociale che vive la nostra gente e che dalle nuove relazioni dipende il metodo e il merito delle possibilità di futuro per la Basilicata.
La Regione, nei prossimi cinque anni – evidenzia il segretario della Dc – può avere un ruolo significativo in tutta una serie di materie (famiglia, precariato, diritti umani, servizi sociali e assistenziali, solidarietà e sussidiarietà, tutela dell’ambiente, ecc.). Di qui l’invito a lavorare per perseguire con chiarezza 'gli interessi generali' della societa', ignorati dal degrado politico e civile di questa fase della situazione italiana in quanto consapevoli che occorre, come ha ricordato di recente il Capo dello Stato, uno scatto di responsabilita' da parte di tutti che promuova una corretta cooperazione, normale, tra maggioranza ed opposizione, (mettendo fine ad una sterile ed inutile corsa alla reciproca delegittimazione continua), che nel rispetto dei loro diversi ruoli, mobiliti tutte le energie, istituzionali e sociali. Il ruolo della politica, in sostanza – afferma il segretario della Dc – non deve esaurirsi nel mandato elettorale: abbiamo il paradosso di una politica 'costretta' a fare continue promesse per soddisfare le aspettative degli elettori, che si scontra poi con l'impossibilita' di mantenerle. Perciò la gente deve tornare a contare con la partecipazione politica e sociale dei cittadini e attraverso una rinnovata vitalita' delle organizzazioni sociali, strumenti di sussidiarieta'. Abbiamo bisogno oggi di una politica che responsabilizzi, che ''faccia fare'', anziche' fare direttamente, che provochi assunzioni di responsabilita', che educhi ai doveri come condizione e quadro di riferimento per i diritti. La Dc – continua Potenza – ha indicato una base di partenza: una riprogrammazione dei fondi strutturali nelle regioni del Sud in ritardo di sviluppo tra le quali la Basilicata. Da tempo in Europa si parla della necessità di una maggiore concentrazione nell'utilizzo dei fondi Ue per aumentarne l'efficienza. Diventa perciò essenziale – conclude Potenza – un approccio diverso da parte della Giunta Regionale che mettendo fine al primato di spesa guadagnato nelle precedenti programmazioni dei fondi europei affronti la situazione praticando soprattutto la strada della concertazione sociale e del confronto. La nuova politica regionale si allineerà sempre più alle nuove priorità della strategia Europea 2020: crescita economica sempre più verde e sostenibile, incentivi alla formazione e al lavoro, innovazione, competitività, infrastrutture, lotta alla povertà”.
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