Con una tavola rotonda su “Curare chi cura” si sono concluse le due giornate del laboratorio FIASO ( federazione italiana aziende sanitarie ed ospedalieri ) che hanno avuto per tema lo “Sviluppo e la tutela del benessere e della salute organizzativa delle aziende sanitarie”.
Le finalità del progetto FIASO sono quelle di far crescere il benessere lavorativo nella consapevolezza che anche da esso dipende la qualità, l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni verso gli utenti.
Le giornate sono state realizzate da ben 14 aziende sanitarie ed ospedalieri rappresentative dell’intero territorio nazionale: da Viareggio al Policlinico di Messina, a quello di Genova, all’ASL Roma E, alle Università di Bologna e Palermo.
“Siamo consapevoli- ha detto il dott. Giuseppe Ditaranto, responsabile del Centro Studi dell’ASM- che il guaritore è una persona ferita, nel senso che vive una condizione di sofferenza che può essere determinata da diversi
fattori: dal contesto lavorativo, da questioni strutturali e organizzative, dallo stress lavorativo, dal contatto con il dolore e la malattia dei pazienti, ecc… L’azienda deve creare le migliori condizioni di benessere del personale affinché possa agire nella migliore situazione possibile.”
“Sotto tale riguardo- ha sottolineato il Presidente del FIASO Giovanni
Monchiero- nell’ambito della pubblica amministrazione il settore della sanità è sicuramente più avanti degli altri”.
Il direttore generale dell’ASM Vito Nicola Guadiano ha invece posto l’accento sulle difficoltà del cambio culturale rispetto al passato: “ Bisogna passare da un sistema di autoreferenzialità del personale sanitario, ad un modello che il cambiamento ed il miglioramento continuo al centro dell’attenzione dell’intera organizzazione sanitaria”.
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