“La Regione, il sistema delle imprese, le associazioni di categoria e gli ordini professionali, sono accumunati da un unico interesse: creare reddito e occupazione”.
In merito alla questione della irricevibilità delle domande candidate al bando regionale Pmi Innovazione (Bando per la procedura valutativa a Sportello per la concessione di agevolazioni per lo sviluppo e l’innovazione delle Pmi della Basilicata scaduto il 20 maggio 2010) la Direzione Generale del Dipartimento Attività produttive, Politiche dell’Impresa, Innovazione tecnologica della Regione Basilicata interviene con la presente nota di chiarimento.
Riunione del 23 settembre 2010 con il Coordinamento regionale degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili composto dai tre Ordini di Potenza, Melfi e Matera.
In relazione alla riunione del 23 settembre scorso cui fa riferimento il Coordinamento nell’ambito di alcune note mediatiche, si precisa quanto segue:
la riunione si è tenuta per dare conto dell’attività che Sviluppo Basilicata, Soggetto Gestore, sta realizzando in relazione alle problematiche derivanti dall’attuazione del Bando stesso;
la richiesta sollecitata da parte del Coordinamento relativa ad una “maggiore sostanzialità nella valutazione delle domande per non escludere quelle carenti sotto il profilo della documentazione amministrativa prevista”, comporterebbe la penalizzazione di quelle imprese che invece hanno regolarmente e correttamente presentato la documentazione prevista e non vengono finanziate per esaurimento delle risorse (verrebbero infatti pregiudicati i loro legittimi diritti). D’altra parte non è possibile per Sviluppo Basilicata modificare ex post la disciplina del bando di gara cambiando le regole durante il gioco;
in merito alla questione della comunicazione alle aziende sui motivi ostativi alla ricevibilità delle domande di ammissione al Bando, l’Avviso pubblico non prevede la possibilità di presentare documentazione richiesta a pena di irricevibilità, in un momento successivo alla data di presentazione della domanda; pertanto la mancanza di un documento che nell’avviso pubblico era richiesto a pena di irricevibilità, comporta la irricevibilità della domanda stessa. Non si tratta dunque di scelte discrezionali o legate a formalismi, ma derivate dalle specifiche previsioni del Bando e dagli obblighi normativi.
La Regione, il sistema delle imprese, le associazioni di categoria e gli ordini professionali, – sottolinea la Direzione Generale del Dipartimento Attività produttive – sono accumunati da un unico interesse: creare reddito e occupazione, ma ognuno deve assumere le proprie responsabilità, soprattutto tenendo conto che ci sono professionisti e imprese che hanno risposto correttamente alle richieste del Bando.
BAS 05