Il capogruppo di Alleanza per l’Italia in Consiglio regionale esprime preoccupazione per intera riforma settore agricolo
“La sostituzione di Michele Radice da commissario dell’ Alsia merita qualche riflessione in più per evitare che venga rapidamente dimenticata come, forse, molti auspicano”. Ad affermarlo è Alessandro Singetta, capogruppo di Alleanza per l’Italia in Consiglio regionale.
“E’ quanto meno singolare – aggiunge l’esponente dell’Api – che posizioni apicali in enti sub regionali così importanti vengano considerate patrimonio esclusivo di un partito. Al di là della solidarietà personale a Michele Radice, uomo che per la sua storia politica e per l’ impegno riversato anche nell’ incarico ricoperto per così breve tempo meritava senz’altro un maggior rispetto, spiace verificare che si sia persa una occasione concreta per dare attuazione al cambio di passo ed alla buona politica che anche il presidente della Giunta regionale ha più volte indicato quali modalità necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati”.
“Desta altresì preoccupazione – continua Singetta – una nuova nomina avvenuta in piena estate, senza alcun coinvolgimento delle altre forze politiche e, soprattutto, a distanza di poco più di quattro mesi dal termine in cui il regime di commissariamento dell’Alsia dovrebbe terminare, visto che in Consiglio regionale è stata, di recente, approvata una legge che, è stato detto, costituirà l’ ultima proroga”.
“La speranza – conclude Singetta – è che si proceda nei tempi previsti alla riforma dell’ intero comparto agricolo, così importante per l’ economia della nostra regione, individuando i settori su cui puntare maggiormente e procedendo alla ristrutturazioni ed ai tagli necessari”.