(AGR) STELLE AL MERITO DEL LAVORO: L’INTERVENTO DI MANCUSI

“Porto il saluto del Presidente della Giunta regionale. Il governo lucano, mio tramite, ringrazia sua Eccellenza il Prefetto per l’opportunità che ci viene offerta di manifestare subito, già a pochi giorni dal nostro insediamento, in auditorio così autorevole e per di più in presenza di uomini e donne che oggi vengono premiati per il loro attaccamento al lavoro, un impegno che sento di assumere a nome dell’intera classe dirigente di questa regione”.
Lo ha affermato oggi al Teatro Stabile di Potenza il vicepresidente della Giunta regionale Agatino Mancusi, nel corso della manifestazione di conferimento delle stelle al merito del Lavoro, nell’ambito della Festa del 1° Maggio.

“L’impegno – ha proseguito – è quello di fare del tema del lavoro la nostra stella polare, non solo per il debito morale che sentiamo di avere nei confronti di tanti che sono in cerca di una occupazione, ed ai quali dobbiamo dare risposte concrete nei prossimi anni, quanto per fare nostro proprio l’esempio che viene dai Maestri del Lavoro, a partire da coloro i quali oggi riceveranno questo prestigioso e meritato riconoscimento.
Sappiamo bene di trovarci dinnanzi a una non facile sfida. Il quadro economico mondiale è tutt’altro che confortante. Dalla metà del 2008 l’economia mondiale attraversa un ciclo recessivo di grande intensità, dopo aver subito il più grave crac borsistico di quest’ultimo mezzo secolo.
Peraltro, l’esplosione della crisi greca ha innescato proprio in questi ultimi giorni una ulteriore depressione dei mercati finanziari, con riverberi preoccupanti sul fronte dello sviluppo e dell’occupazione”.

“L’economia della Basilicata – ha sottolineato Mancusi – è stettamente interconnessa con quella nazionale. Il nostro prodotto interno lordo risente della contrazione della spesa per consumi interni delle famiglie, così come per altro sta avvenendo in tutte le altre regioni italiane. Ma soprattutto avvertiamo la forte contrazione del volume del commercio mondiale che ha finito inevitabilmente per ripercuotersi sulle vendite delle imprese lucane, sui loro volumi produttivi ed in ultima analisi sul mercato del lavoro regionale. Mercato del lavoro che, peraltro, sinora ha evidenziato in Basilicata una tenuta complessivamente migliore rispetto alla media del Mezzogiorno.
Nel 2009 il tasso di disoccupazione è cresciuto da noi “solo” di 0,2 punti percentuali, a fronte dello 0,4 per cento del Mezzogiorno.
Si tenga conto che a livello nazionale la crescita del tasso di disoccupazione è stata dell’uno per cento.
Anche per quanto riguarda il tasso di occupazione, i dati manifestano una tendenza meno preoccupante, se rapportata a quella delle altre regioni del Mezzogiorno.
Noi siamo in linea con la media nazionale: 1,1 per cento, a fronte di un calo di 1,4 punti nel Mezzogiorno.
Da questo punto di vista è doveroso riconoscere che le politiche regionali degli ultimi anni hanno contribuito notevolmente a difendere i livelli occupazionali, poiché sin dal 2008 è stato messo in piedi un pacchetto anti-congiunturale molto consistente.
Ne è scaturita una manovra a largo spettro, mirata a dare risposta a tutti gli ingredienti principali della recessione: dalla contrazione occupazionale, alla riduzione del credito bancario alle piccole e medie imprese a minor grado di capitalizzazione; dalla necessità di garantire ammortizzatori sociali in deroga al contrasto attivo alla povertà e alla escusione sociale, con strumenti pro-attivi di reiserimento sociale e lavorativo.
Voglio ricordare solo i punti più salienti della manovra anticrisi messa in campo dalla Regione, partendo dallo sconto sulla bolletta del gas, sino ai contratti di reidustrializzazione, concepiti specificamente per riassorbire le eccedenze occupazionali generate da crisi industriali e finanziati, tra Fas e fondi strutturali, con 140 milioni di euro.
Ancora, meritano di essere ricordati i provvedimenti di stabilizzazione dei precari Alsia, per un totale di 170 milioni di euro e tutti gli iterventi sostenuti con i fondi strutturali.
Inoltre, è in via di definizione il nuovo bando per il programma di cittadinanza solidale 2009-2010 finanziato con 50 milioni di euro, per il contrasto attivo alla povertà ed escusione sociale. Questo programma, che è stato considerato “una buona pratica” per le politiche sociali regionali, è allineato alle filosofie di politica sociale della Commissione Europea e prevede quindi un connotato di contrasto attivo alla esclusione sociale con una forte responsabilizzazione personale, mediante la proposizione di interventi di inclusione sociale e lavorativa, ritagliati sulle specifiche esigenze di ciascun beneficiario, cui gli interessati dovranno obbligatoriamente aderire per ottenere una integrazione al reddito che si aggira mediamente sui 350 euro mensili”.

“In complesso, – ha proseguito il Vicepresidente della Giunta – la manovra regionale di contrasto alla crescita della povertà, correlata con l’attuale fase del ciclo economico, mobilita una cifra stimabile attorno ai 380 milioni di euro, pari al 3,5 per cento del Pil regionale. Val la pena evidenziare in questa sede che il Governo nazionale ha agito mobilitando risorse realmente aggiuntive per appena lo 0,5 per cento del prodotto interno lordo.
Questo sforzo sicuramente consistente, che il governo regionale ha fatto negli ultimi anni, continuerà anche nella legislatura appena iniziata, con una serie di iniziative contenute nel programma elettorale del Presidente De Filippo, concordato e fatto proprio da tutti i partiti della coalizione.
In particolare, sarà istituito un reddito-ponte in attesa di una inclusione lavorativa, a favore dei giovani provenienti da nuclei familiari a basso reddito che costituisca un incentivo, per tali giovani, a rimanere in Basilicata.
Lavoreremo ad un programma di avvio dei giovani verso le nuove professioni e i nuovi mestieri che si stanno imponendo sul mercato del lavoro, come quelli più forieri di prospettive future e di inserimento in percorsi per la creazione di nuovi mestieri deve privilegiare la capacità di auto-imprenditorialità, ed una componente importante potrà essere svolta dall’assistenza tecnica che Basilicata Innovazione potrà offrire in questa direzione su canali professionali realmente innovativi.
Tra gli altri provvedimenti a cui metteremo mano vanno citati il pacchetto di aiuti alle imprese per la stabilizzazione dei loro precari e una serie di incentivi per contrastare il lavoro sommerso.
Infine, intendiamo rilanciare fortemente le politiche di sostegno all’innovazione e al trasferimento tecnologico coinvolgendo pienamente non solo Basilicata Innovazione, ma anche il centro di competenza tecnologica Impresambiente, il campus di ricerca ed alta formazione Fiat, tramite una legge quadro che riformi ed innovi la strumentazione programmatica regionale in materia di politiche per la ricerca e l’innovazione.
Siamo infatti consapevoli che un modello competitivo in grado di resistere sui mercati globali deve includere dosi crescenti di conoscenza, qualità ed innovazione, al fine di superare i modelli di competitività perdenti, sia dal punto di vista della tenuta sociale che dal punto di vista strettamente commerciale.
Una cosa è certa: ce la metteremo tutta per fare di questa legislatura una stagione decisiva per le politiche del lavoro, per evitare di sciupare l’enorme patrimonio morale lasciatoci in eredità anche dai Maestri che oggi ci accingiamo a premiare”.

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