(ACR) SANITA’, ROSA: I TAGLI NON DEVONO INFICIARE LE RISORSE UMANE

“Tagli? Non necessariamente anche se questo non vuol dire che siano esclusi. Ma il recupero delle risorse deve avvenire attraverso la creazione di un vero sistema di rete sanitaria, eliminando i doppioni, le inefficienze, gli sprechi” Questo uno stralcio, riportato dal consigliere del Pdl, Gianni Rosa, della dichiarazione rilasciata dall’Assessore alla Sanità, Attilio Martorano, il 14 maggio. “Intanto – aggiunge Rosa – l’Assessore ha iniziato a visitare le strutture sanitarie delle Asl di Potenza e Matera”.

“Chiunque è concorde – sostiene il consigliere – che un settore delicato come la Sanità debba essere difeso, potenziato, migliorato in qualità e prestazioni, essendo la ‘salute’ dei cittadini il diritto primario e fondamentale da salvaguardare. Però, quando si parla di tagli, spesso con una logica meramente aziendalistica, sorge sempre il dubbio che i primi risparmi non si facciano sugli sprechii veri, ma a discapito delle ‘risorse umane’ non tutelate e deboli”.

“A riguardo, in data odierna – annuncia Rosa – ho presentato un’interrogazione al presidente De Filippo per avere lumi sul futuro dei 147 operatori socio sanitari (Oss) che prestano il loro servizio presso l’Asl di Matera. Il concorso risale a due anni or sono, con 347 idonei, prevedeva all’inizio 85 assunzioni a tempo indeterminato, diventate successivamente 108. Si tratta – specifica Rosa – di personale qualificato (in aggiunta ai 108) che, nell’ultimo biennio, ha sopperito alla carenza di personale dell’Azienda con la loro provata professionalità. Ovviamente, rientrano tra i precari della Pubblica amministrazione, con un contratto a termine che scadrà (il secondo rinnovo) il prossimo giugno. Purtroppo, l’esperienza insegna che quando si vogliono ridurre i costi, la prima spesa che si elimina è quella riferita al ‘capitale umano’, specie quello non tutelato e più debole, indipendentemente dalla qualità e dall’apporto professionale che danno”.

“Credo – continua Rosa – che un’eventuale interruzione del rapporto di lavoro con le 147 figure specializzate della sanità sia una perdita non solo per l’Azienda sanitaria locale di Matera, ma per tutti i cittadini e l’intero sistema sanitario, perché l’esperienza maturata, la competenza e la conoscenza acquisita con la pratica quotidiana non si creano con un atto amministrativo. Nel caso, sarebbe opportuno conoscere come si intende sopperire al lavoro svolto da questi operatori. Inoltre, reputo poco etico creare l’illusione di un posto di lavoro a giovani, a professionisti, a persone competenti e poi lasciarli nel dubbio di un futuro incerto. Tutti sanno – conclude Rosa – come l’Amministrazione regionale e le sue aziende fanno ricorso al lavoro precario, utilizzando lo stato di bisogno di tanti laboriosi lucani che chiedono solamente di poter lavorare ed avere una speranza di vita migliore per il futuro”.

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