“Nonostante l’ottimismo che ha caratterizzato la relazione del Presidente, in essa non si evince il quadro delle priorità, non c’è il calendario degli impegni, non ci sono le risorse che devono essere destinati a ciascun impegno”. E' il commento del consigliere regionale Franco Mattia (Pdl) nel corso del suo intervento in Consiglio regionale. “Per quanto riguarda la politica degli investimenti prioritari nell’agricoltura, nell’edilizia, nel campo dell’energia e dei trasporti, nell’innovazione e nello sviluppo delle imprese, tutto ciò – aggiunge – non può che essere rimandato alla prova dei fatti, superando quella genericità che oggi viene rilevata in un quadro di opzioni e di orientamenti”.
Nel sostenere, inoltre, che “il pacchetto lavoro presentato dal Presidente sembra contenere proposte ed indicazioni da non sottovalutare”, Mattia afferma che “la proposta del reddito ponte appare la più suggestiva ed ad essa vogliamo guardare con serenità, senza il pregiudizio che ci verrebbe da altre misure in parte contenute nel patto per i giovani ed in parte risalendo agli ultimi anni della scorsa legislatura, come le generazioni verso il lavoro che si sono rivelate fallimentari. Per questo, attendiamo di conoscere nel dettaglio il cosiddetto pacchetto lavoro, ribadendo una posizione non pregiudiziale, ma una posizione rigorosa su un punto, cioè noi dell’opposizione non consentiremo lo spreco di altre risorse comunitarie e regionali che non siano finalizzate a creare posti di lavori veri e non sulla carta. Ciò presuppone, innanzitutto – continua il consigliere del Pdl – il superamento di quell’atteggiamento di autosufficienza che ha contraddistinto le giunte De Filippo in questi anni nella precedente legislatura quando ha rifiutato in forma di concertazione, anche con il governo e i ministeri competenti, limitandosi alla sterile lamentazione, quando ad essi poteva rifarsi per una strategia riformista sulle politiche si sviluppo. I limiti più gravi evidenziati proprio nella passata legislatura hanno riguardato l’assenza di interlocuzione con il governo nazionale su due aspetti fondamenti per il futuro delle nostre comunità: le risorse petrolifere e le infrastrutture”.
A parere di Mattia “solo una convergenza non episodica di sforzi e di autodisciplina consapevole, solo una pratica di convergenza di intese programmatiche tra le organizzazioni pubbliche, il mondo sindacale e l’imprenditoria produttiva può attuare le correzioni alla navigazione a vista intrapresa dal Governatore in un mare burrascoso ed imprimere lo slancio cui la regione ha bisogno. Noi – ha detto Mattia – cercheremo di dare il nostro sostegno, il nostro appoggio, il nostro ragionamento continua a reggersi sul presupposto che le crisi regionali del mondo produttivo e del lavoro devono e possono essere affrontate con uno sforzo di convergenza tra le più significative forze politiche, ciascuno è libero di garantire e di approfondire le proprie opzioni di fondo e le sue strategie, ma tutti impegnati nell’attuale congiuntura a favorire il superamento di uno stato di precarietà tra i più gravi di questi ultimi tempi. Naturalmente, se un tale presupposto si rivelasse fragile ed inconsistente, la pagina si volterebbe ed avrebbe inizio un lungo capitolo di incertezze e di conflittualità e dalle conclusioni difficilmente definibili”.