La cultura come leva per il welfare territoriale

A Matera il contributo di CR.EU agli Stati Generali organizzati dal Sole 24 Ore, che ha ribadito l'impegno nel rafforzare il dialogo europeo tra istituzioni e filiere culturali, con l’obiettivo di favorire cooperazione, innovazione e supporto, in linea con quanto sta accadendo in Europa.

La cultura, quando sostenuta da reti solide e visioni condivise, può trasformarsi in una leva concreta di crescita economica ma soprattutto sociale. È questo lo spirito con cui CR.EU – Creativity Europe, il primo Metacluster europeo delle industrie culturali e creative, ha partecipato ieri mattina a Matera alla tappa conclusiva degli Stati Generali della Cultura 2025, organizzati dal Gruppo 24 ORE con il supporto del Comune di Matera e della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

Nel corso dell’incontro, CR.EU ha ribadito il proprio impegno nel rafforzare il dialogo europeo tra istituzioni e filiere culturali, con l’obiettivo di favorire cooperazione, innovazione e supporto al welfare culturale, in linea con quanto sta accadendo in Europa. Il metacluster sta lavorando per proporre a Bruxelles programmi che supportino investimenti territoriali che puntino a coinvolgere imprese culturali per il benessere e la cura, soprattutto in aree marginali e piccoli Comuni delle aree interne e delle zone montane,

«Da Matera – ha dichiarato Raffaele Vitulli, presidente CR.EU – può partire un processo utile a tutto il Mediterraneo, per rafforzare gli investimenti in welfare culturale da parte di Istituzioni e Imprese, soprattutto nei piccoli centri dell’entroterra, perché si possa mettere al centro il benessere delle persone attraverso le arti performative, le arti visive, la musica, lo sport. Le imprese culturali possono cambiare le sorti dei territori, possono costruire ponti internazionali e possono costruire percorsi di cura per le persone di ogni età, dai giovani agli anziani, lavorando al fianco dei sistemi socio-assistenziali pubblico-privati».

Vitulli ha sottolineato inoltre come il metacluster rappresenti un modello nato dal territorio ma orientato all’Europa, un percorso che parte dall’esperienza consolidata del cluster Basilicata Creativa e che affonda le sue radici anche nell’eredità di Matera 2019, che ha lasciato competenze, reti e una nuova consapevolezza del potenziale culturale lucano:«CR.EU parla anche lucano, perché nasce qui, attraverso Basilicata Creativa, ma è pensato per dialogare con l’Europa – ha aggiunto Vitulli -. L’esperienza di Matera 2019 e il lavoro svolto in questi anni dal cluster dimostrano quanto la cooperazione internazionale possa generare opportunità reali: oggi stiamo lavorando per dare forza alle imprese culturali e creative e ai giovani professionisti, valorizzando le eccellenze e creando nuove connessioni internazionali».

Il presidente Vitulli ha rivolto un ringraziamento al Gruppo 24 ORE per l’organizzazione degli Stati Generali della Cultura, e al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, per la fiducia e il sostegno costante a CR.EU e a Basilicata Creativa, insieme alla Direzione Attività Produttive della Regione Basilicata, con cui il cluster collabora stabilmente per lo sviluppo delle imprese culturali e dei giovani talenti.

    Condividi l'articolo su: