Ottocento anni fa Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano impero e re di Sicilia, lasciò un’eredità visibile ancora oggi in Basilicata e nel Sud Italia.
“Un manoscritto ritrovato”, scritto da Antonio Avenoso per Macabor edizioni, racconta la vita di Federico, dalla nascita avvenuta a Jesi nel 1194 fino alla sua morte a Castelfiorentino nel 1250.
Il libro ha basi storiche, l’autore ha svolto approfondite ricerche di archivio, ma è arricchito di una umanità che lo stesso imperatore fa trasparire in un brogliaccio in cui descrive la sua vita. La storia ruota tra Palermo, Melfi e Jesi e fra i numerosi castelli, segno tangibile dell’epoca federiciana. “Un manoscritto ritrovato” è un romanzo sulla vendetta e la meschinità, ma anche sull’amicizia e sull’amore.