A tratti ricorda il flusso delle maree, a volte il moto lento, ma violento, del magma. È l’arazzo sonoro disegnato da “Moon Kin”, l’ultimo album di Emanuele Triglia. Un arazzo in cui convergono jazz contemporaneo, hip pop e world music. Nonostante sia estremamente simbolico e metaforico, il titolo dell’opera suggerisce un legame consanguineo con la luna, la cui forza magnetica ha un impatto rilevante sul mondo, influenzando gli elementi naturali, ma anche gli esseri umani. Uscito nel maggio 2024 per Rivamare Record, dopo la vittoria di Triglia all’ultimo David di Donatello per la Miglior Canzone originale, insieme a Elodie e Joan Thiele, l’album sarà la traccia del concerto che si terrà a Matera sabato 8 novembre, alle 21, a Casa Cava, in via San Pietro Barisano 47. A proporlo è il cartellone autunnale della 38ª edizione del Gezziamoci, il Jazz Festival della Basilicata, organizzato dall’associazione culturale materana Onyx Jazz Club.
“Moon Kin – è stato scritto – non è che la celebrazione della sincronicità tra musicisti e ascoltatori, dove ogni nota, battito e ritmo sembra un’esperienza condivisa dove ognuno ispira ed influenza l’altro. Ogni traccia funge da testimonianza dell’interconnessione dell’espressione musicale, intrecciando melodie intricate e groove contagiosi che risuonano con l’anima. Dai ritmi ipnotici della batteria alle melodie sensuali della tromba, l’album è una testimonianza della potenza della strumentazione organica. Strati di improvvisazione dal vivo creano un ricco panorama sonoro, dove ogni strumento ha la sua voce e contribuisce alla narrazione complessiva della musica. Moon Kin è più di una semplice esperienza musicale: è piuttosto la testimonianza che il linguaggio musicale ha una funzione che supera quella di semplice produzione e ascolto, ma arriva ad essere un vero e proprio linguaggio a tratti sinestetico, che unisce le persone e genera momenti che superano la comunicazione verbale, trascinando chi ne è protagonista in una dimensione completamente diversa. La produzione dei brani, ma molto più profondamente la relazione artistica e umana che tiene insieme i vari musicisti che hanno preso parte all’album, ha a che fare con il concetto di “sincronicità” di Carl Jung: è un fenomeno che osserva come fatti ed eventi apparentemente casuali che si verificano contemporaneamente siano invece determinati da una connessione significativa a sua volta resa possibile da una condivisione simbolica, spirituale o anche umana. Un’interconnessione tra il mondo interiore dell’individuo e il mondo esterno degli eventi materiale: come una sorta di inconscio collettivo o di chiaroveggenza interiore”.
Moon Kin è un’opera nata spontaneamente, una libera esplorazione sperimentale, a tratti tribale, che riflette il costante mutamento del progetto e la sua evoluzione condivisa. Forti nell’album le influenze di Karriem Riggins, Herbie Hancock e J Dilla. Il sound che ne deriva spinge i confini del jazz tradizionale fino ad abbracciare l’energia grezza dell’hip hop e le diverse trame della world music.
È la prima volta che il Gezziamoci ospita Emanuele Triglia, musicista di origini calabresi, naturalizzato romano, che si approccia alla musica all’età di 12 anni praticando pianoforte e chitarra, per poi dedicarsi interamente allo studio del basso elettrico. Nel 2015, è bassista per Wrong On You, Ainè e Davide Shorty; nel gennaio 2017 firma il suo primo album, K.O.I., mentre il suo quarto album, Make It Pure, è uscito sempre per Rivamare Records. Nel 2022, lavora come session man con Coez (Undamento); segue come produttore Joan Thiele (Undamento) e, insieme a lei, scrive e produce la colonna sonora del film Ti Mangio Il Cuore (Festival del Cinema di Venezia 2022). Nel concerto a Casa Cava Emanuele Triglia, basso e composizioni, sarà accompagnato dai musicisti che hanno lavorato con lui alla produzione di Moon Kin: Davide Savarese, batteria, Pasquale Strizzi, piano e tastiere, Vincenzo Lato, percussioni, Francesco Fratini, tromba.
Il prossimo concerto del Gezziamoci è in programma giovedì 13 novembre a Matera, alle 21, sempre a Casa Cava, dove si esibiranno Rita Marcotulli, pianoforte, e Israel Varela, batteria e voce, con un omaggio a Pino Daniele nel decennale della scomparsa dell’artista napoletano.
Biglietti: Prevendite online disponibili su TICKETSMS e prenotazioni nella Cartolibreria Montemurro, via delle Beccherie 69, Matera, tel. 0835 33.34.11.
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- L’Onyx Jazz Club, una delle più longeve associazioni sulla scena culturale materana ed iscritta all’Albo delle Associazioni culturali della Regione Basilicata dal 1988, ha festeggiato nel 2025 quarant’anni di attività. Fondata da quattro amici uniti dalla passione del jazz, il suo nome trae origine dall’insegna di uno storico locale jazz di New York, che aprì nel 1927 al 35 West della 52ª Street della City. L’Onyx si connota per un originale percorso che l’ha portata a sviluppare tre principali linee di azione: la programmazione di concerti, la formazione e la valorizzazione dei talenti locali, la produzione di dischi.
- Gezziamoci è la creatura più prolifica dell’Onyx. Il Jazz Festival della Basilicata coniuga i concerti agli obiettivi della ricerca di nuove espressioni musicali, ma anche della valorizzazione del territorio e della scoperta dei luoghi più suggestivi di Matera e della Basilicata. Fin dalle sue prime edizioni ha ospitato giovani emergenti e musicisti affermati, da Bruno Tommaso a Ettore Fioravanti, da Gianluigi Trovesi a Massimo Urbani, da Paolo Fresu a Roberto Ottaviano, che avrebbero fatto la storia del jazz italiano. Tra le star internazionali Steve Lacy, Richard Galliano, Carl Palmer, gli Oregon, Javier Girotto, Daniel Karlsson. Il Gezziamoci aderisce a JAZZ TAKES THE GREEN la prima rete italiana dei festival jazz ecosostenibili.
More info: Onyx Jazz Club – via Collodi n. 2 Matera; tel. 331 471 1589 info@onyxjazzclub.it; www.onyxjazzclub.com