“A Castelluccio Inferiore abbiamo parlato di futuro: quello della sanità lucana, dei nuovi presìdi territoriali e degli investimenti già in campo”. Così l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha aperto l’incontro che si è svolto nel centro del Lagonegrese, alla presenza di sindaci, operatori sanitari, dirigenti delle aziende sanitarie e cittadini.
“Un momento di confronto – ha sottolineato Latronico – fondamentale per costruire una rete sanitaria più vicina ai bisogni reali delle comunità, soprattutto nei territori interni. La sanità di prossimità, la qualità delle cure e la dignità delle strutture non sono slogan, ma obiettivi concreti su cui stiamo lavorando con determinazione”.
L’assessore ha ringraziato il sindaco di Castelluccio Inferiore, Paolo Campanella, per l’ospitalità, insieme ai sindaci del comprensorio, e ha espresso gratitudine al direttore dell’Asp, Massimo Defino, al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, Giuseppe Spera, e al direttore della Direzione Generale Salute e Politiche della Persona, Domenico Tripaldi, per il loro contributo al dibattito.
Durante l’incontro, Latronico ha fornito un aggiornamento sugli interventi che riguardano l’Ospedale di Lagonegro, definito “strategico per l’intero comprensorio del Lagonegrese”.
“Per la nuova struttura ospedaliera – ha spiegato l’assessore – sono complessivamente programmati 95 milioni di euro, così articolati: 34 milioni dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per il 1° e 2° lotto del primo intervento; 31 milioni da fondi statali ex art. 20; 29,9 milioni da apposito Decreto Ministeriale”.
Latronico ha inoltre annunciato che “la gara per il primo lotto, pari a circa 19 milioni di euro, è stata pubblicata proprio oggi. Si tratta di un passo decisivo, atteso da anni, che finalmente si concretizza. Continueremo – ha concluso l’assessore – a investire per rafforzare la rete ospedaliera e territoriale in tutte le aree della Basilicata, a partire da quelle più interne, dove la presenza dei servizi sanitari è garanzia di equità e di coesione sociale”.