Convegno Internazionale Onomastica & Letteratura

Dal 24 al 27 settembre l’Università della Basilicata ospiterà il meeting su recenti sviluppi e nuovi orientamenti nel campo di ricerca che si occupa di onomastica letteraria. I lavori si terranno nell’Aula Magna del Campus del Francioso e nella Sala del Museo Archeologico Nazionale

L’Università della Basilicata ospiterà il XXVIII Convegno Internazionale di Onomastica & Letteratura che si soffermerà su recenti sviluppi e nuovi orientamenti nel campo di ricerca che si occupa di onomastica letteraria.

Negli ultimi anni, le pratiche di denominazione sono state oggetto di rinnovato interesse nelle scienze umane e sociali, come dimostrano le numerose pubblicazioni scientifiche che ne hanno esplorato gli aspetti discorsivi, politici, ideologici, sociali, culturali e linguistici (Azaryahu 1996, Alderman 2008, Vuoltenaho e Berg 2009, Alderman et al 2012, Caiazzo 2017 e 2020). Tuttavia, il pur ricco e variegato ambito di ricerca dell’onomastica letteraria ha ricevuto meno attenzione. Pertanto, il Convegno intende offrire un contributo a tale settore nelle sue molteplici implicazioni teoriche e nei suoi diversi approcci metodologici.

Si tratta di un’iniziativa che costituisce un ulteriore segmento lungo la traiettoria tracciata nel nostro Ateneo dalla proponente con l’organizzazione degli eventi di seguito riportati:

Naming, Identity and Tourism – Convegno Internazionale (Potenza, maggio 2018);

The simplistic use of place names by early settlers in Whatcom County, Washington; Names and Meanings especially in Shakespeare – Seminari del Prof Grant Smith, Eastern Washington University (Potenza, novembre 2018);

(Why) Naming Matters – Incontri con studiosi di onomastica americani e australiani (2022-2023)

Questo scenario farà da cornice al lavoro di una comunità di studiose e studiosi provenienti da università italiane e straniere che esploreranno studi di caso, aspetti teorici e metodi di indagine in questo campo di ricerca.

Inoltre, il Convegno contribuirà all’approfondimento della ricerca onomastica regionale con una sezione dedicata a ricerche inerenti l’onomastica letteraria lucana e all’incontro con la scrittura lucana contemporanea attraverso il contributo di Fabienne Agliardi, Gaetano Cappelli e Raffaele Nigro.

Va infine sottolineato che il Convegno è rivolto anche a giovani studiosi (assegnisti, dottori di ricerca, dottorandi, studenti magistrali) nelle discipline linguistiche, letterarie, storico-filosofiche, geografiche e sociologiche. L’onomastica letteraria è un ambito di ricerca, valorizzato dal suo forte carattere pluridisciplinare e costituisce pertanto un terreno di studio e di formazione che vale la pena approfondire e promuovere in Italia.

Il Convegno verterà sui seguenti argomenti:

– I nomi dei “cattivi” (antagonisti e personaggi negativi);

– Il nome negli scritti autobiografici;

– I fondamenti antropologici del nome: nomi tabù, apotropaici o magici;

– I casi di autonimia: quando il personaggio si attribuisce un nome, un nomignolo, uno

pseudonimo;

– Lucanità sommersa: esplorazioni onomastiche da Rocco Scotellaro a Gaetano Cappelli.

I lavori si terranno nell’Aula Magna del Campus del Francioso e nella Sala del Museo

Archeologico Nazionale della Basilicata Dinu Adamesteanu, Potenza. Inoltre, il 27 settembre i partecipanti potranno visitare Matera: ““Siamo grati all’Ateneo e al Dipartimento per l’Innovazione Umanistica, Scientifica e Sociale per il sostegno offerto a questa iniziativa che si articola su più livelli coinvolgendo studiosi di fama internazionale e giovani ricercatori, scrittori e operatori turistici. In particolare, la sezione dedicata all’onomastica letteraria lucana intende valorizzare e divulgare il patrimonio culturale della Basilicata attraverso l’approfondimento della ricerca onomastica regionale. Pertanto, ringraziamo la scrittrice Fabienne Agliardi e gli scrittori Gaetano Cappelli e Raffaele Nigro che hanno accettato il nostro invito e con la loro presenza promuoveranno una proficua interazione fra la prospettiva di coloro che creano letteratura, quella di coloro che la studiano e quella degli appassionati lettori”, ha spiegato Luisa Caiazzo, Professore Associato di Lingua e Traduzione Inglese (DiUSS).

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