Difesa territorio da rischio sismico, audizioni in III Ccp

Ascoltati i presidenti degli Ordini degli ingegneri di Potenza e di Matera, i rappresentanti degli Ordini degli architetti e degli agronomi sulla proposta di legge del gruppo consiliare di Forza Italia che modifica la legge regionale n.38 del 1997

La proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri di Forza Italia, Acito, Bellettieri e Piro, che apporta modifiche e integrazioni alla Legge regionale n.38 del 1997 “Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico” è stata al centro dei lavori odierni della terza Commissione consiliare (Attività produttive, territorio, ambiente) presieduta da Piergiorgio Quarto (Bp).

Sull’argomento sono stati ascoltati i presidenti degli Ordini degli ingegneri di Potenza e Matera, Giuseppe D’Onofrio e Giuseppe Sicolo, in rappresentanza degli ordini degli architetti e degli agronomi delle due città capoluogo, Gaetano Iannini e Giovanni D’Egidio.

La finalità della proposta di legge è stata illustrata dal consigliere Acito, primo firmatario del testo normativo. “La norma del 1997 – ha spiegato l’esponente di Forza Italia – richiama leggi allora vigenti che in questi anni sono state modificate. Necessario, quindi, aggiornare le procedure regionali per la gestione delle istanze sismiche disciplinate dalla legge regionale 38/97 e dai provvedimenti attuativi della stessa legge”. “Le nuove norme introdotte dal legislatore – ha spiegato Acito – sono il Dpr 380/2001 (testo unico sulle costruzioni), aggiornato con la legge 156/2019, c.d. ‘sblocca cantieri’. E’ trascorso un anno da quest’ultima e siamo ancora ingessati sulla legge 38/97. Occorre sbloccare le procedure, siamo aperti a tutte le modifiche purché supportate da riferimenti normativi. La nostra proposta di legge è la base di discussione e questa è la sede idonea al procedimento legislativo”.

“La legge proposta è necessaria perché bisogna allineare una norma regionale a norme sopravvenute nazionali che sono in evoluzione continua. A noi interessa il risultato finale che deve andare nella direzione di una massima semplificazione e di un quadro normativo chiaro. Urge avere in tempi rapidi una legge operativa che garantisca il buon funzionamento e lo sblocco del settore dell’edilizia”. Così il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Potenza, Giuseppe D’Onofrio che non si è sottratto a un confronto costruttivo spiegando di aver condiviso la proposta di legge con altri ingegneri e che nei prossimi giorni farà pervenire alla Commissione un testo condiviso anche con l’ordine degli ingegneri di Matera dove saranno formulate osservazioni integrate di rifinitura. D’Onofrio, poi, ha comunicato che durante una riunione presso il dipartimento Infrastrutture è venuto a conoscenza che gli uffici stanno predisponendo una normativa con relativo regolamento attuativo. Il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Potenza si è, poi, soffermato sulle criticità riguardo ai ritardi e all’evasione dei procedimenti. “Come ordine professionale siamo più volte intervenuti presso il dipartimento Infrastrutture, abbiamo svolto riunioni, messo in luce difficoltà nelle procedure. Il nostro approccio è sempre di dialogo perché riteniamo utile la collaborazione tra professionisti e dipartimento per l’ottimizzazione del lavoro. Per motivi organizzativi sono state chiuse sedi territoriali e rispetto al numero delle pratiche si evidenzia carenza di personale. Di recente, interpellato sul tema ‘sisma bonus’, ho fatto rilevare che se non ci sarà la proroga al 2022 sarà difficile realizzare gli interventi perché i tempi non sono sufficienti”.

“Le modifiche alla legge regionale 38 del 97 sono indifferibili e non si può attendere oltre”. Lo ha ribadito il presidente dell’ordine degli ingegneri di Matera, Giuseppe Sicolo mettendo in luce i cambiamenti sopravvenuti in materia. “E’ cambiato l’approccio al calcolo strutturale – ha spiegato -, i rapporti tra committenza e P.A. si sono trasformati mettendo al centro la figura del libero professionista che si assume la responsabilità della legittimità degli atti. L’indirizzo del governo va verso l’assunzione di responsabilità dei professionisti anche nel campo strutturale. Siamo pronti, come Ordine, a dare una mano ai colleghi per la formazione e a dare il nostro contributo sia al dipartimento Infrastrutture che alla Commissione consiliare. Occorre incanalare le energie sulla strada dell’approvazione di questa legge alla quale bisogna fare una serie di piccole modifiche. Se il legislatore ha stabilito che la classificazione deve essere cambiata e ha differenziato gli interventi nei riguardi della pubblica incolumità, è necessario adeguare le norme regionali. L’analisi del consiglio dell’Ordine degli ingegneri porta a dire che la legge interpreta in maniera coerente il dettato nazionale e si proietta verso una giusta gestione del tema. Intanto è necessario avere idee chiare sul regolamento attuativo. Altre questioni rilevanti sono il ‘Piano casa’ e il ‘Sisma bonus’ che, poiché sono a tempo, si rischia di non dare la possibilità ai cittadini di usufruire delle misure oltre al problema della sicurezza sismica e del sistema Sis”.

Sull’argomento sono, successivamente, intervenuti per gli ordini degli architetti di Potenza e Matera, Gaetano Iannini e Giovanni D’Egidio a nome dell’ordine degli agronomi delle città lucane i quali hanno comunicato che nei prossimi giorni faranno pervenire una nota con le osservazioni alla proposta di legge, ritenuta anche da loro, urgente e necessaria.

Dopo un breve dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Braia (Iv), Cifarelli (Pd), Bellettieri e Acito (Fi) e Aliandro (Lega), il presidente Quarto dopo aver ribadito l’intenzione di proseguire nell’azione di ascolto delle diverse categorie interessate per giungere alla definizione di un testo normativo che risponda, tra l’altro, alle esigenze di snellimento della burocrazia, ha programmato per la prossima seduta l’audizione dei rappresentanti degli ordini professionali dei geologi e dei geometri oltre ai responsabili del dipartimento al ramo.

Successivamente l’organismo consiliare ha deciso di rinviare alla prossima seduta l’esame della proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri Sileo e Cariello (Lega) che detta modifiche alla legge regionale n.24/2007 “Norme per l’assegnazione, la gestione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

Erano presenti ai lavori della Commissione oltre al presidente Quarto (Bp), i consiglieri Acito e Bellettieri (Fi), Baldassarre (Idea), Aliandro e Coviello (Lega), Carlucci (M5s), Braia (Iv) e Cifarelli (Pd).

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