Università, Napoli: da Miur nuove opportunità

Il vice presidente del Consiglio interviene a margine della inaugurazione del trentaseiesimo anno accademico dell’Ateneo di Basilicata

&ldquo;E&rsquo; opportuno ricordare che il Ministero dell&rsquo;istruzione, dell&rsquo;universit&agrave; e della ricerca&nbsp; prevede, con decreto, nuovi criteri di determinazione del costo standard, per effetto dei quali le universit&agrave; dove gli studenti appartengono a nuclei familiari con redditi pi&ugrave; bassi o hanno difficolt&agrave; di accesso all&rsquo;ateneo, vale a dire soprattutto le piccole universit&agrave; del sud, potranno ricevere maggiori finanziamenti rispetto a quelli a tutt&rsquo;oggi percepiti&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Michele Napoli, a commento dell&rsquo;inaugurazione del trentaseiesimo anno accademico dell&rsquo;Ateneo lucano.<br /><br />&ldquo;I nuovi criteri perequativi adottati dal Ministero – aggiunge Napoli – sono stati salutati con favore da profondi conoscitori del mondo accademico come Gianfranco Viesti e Gaetano Manfredi e dovrebbero essere accolti come elementi positivi anche nella nostra regione, per non trasformare un problema serio come quello del finanziamento dell&rsquo;universit&agrave; in mero strumento di retorica fine a se stessa&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Infatti, stando all&rsquo;analisi del Sole 24Ore – spiega – quest&rsquo;anno l&rsquo;universit&agrave; della Basilicata fa registrare il maggior incremento d&rsquo;Italia del costo standard per studente, vale a dire + 28,3 per cento rispetto all&rsquo;anno 2017, ma riceve la stessa quantit&agrave; di fondi dell&rsquo;anno precedente a causa della diminuzione del numero degli iscritti, che finisce per erodere le maggiori risorse derivanti dall&rsquo;adozione dei nuovi criteri di determinazione del costo standard&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Occorre dunque un cambio di prospettiva da parte di tutti – sottolinea il vice presidente del Consiglio regionale – in primis da parte di coloro che sono chiamati a gestire gli atenei, autentici protagonisti dei processi di trasformazione delle societ&agrave; e delle economie regionali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; ora di smetterla di piangersi addosso &ndash; conclude Napoli – sforzandosi, anche nell&rsquo;attuale fase di non favorevole congiuntura economica, di fornire servizi efficienti e di qualit&agrave; sulla base delle risorse disponibili, perch&eacute; non basta avere un certo numero di laureati, ma occorre avere buoni laureati, dotati cio&egrave; di saperi e conoscenze all&rsquo;avanguardia che rappresentano il migliore investimento per la nostra collettivit&agrave;&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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