“Siccome resto sempre un sognatore e continuo ad amare la Politica, lasciando ai giornalisti l'arte dello ‘sfruguliare’ i politici, sono certo che in Basilicata Marcello Pittella, Polese (da segretario regionale del Pd), Antonello Molinari, Giovanni Petruzzi e quanti pensano, come me, che ci sia spazio e necessità ancora di un governo lucano di centrosinistra, sapranno capire e agire di conseguenza, al di là dei destini personali”. E’ quanto dichiara in una nota Giuseppe Brescia, ex sindaco di Melfi e già parlamentare.
“Sono sempre più convinto che l'attuale governo di destra a livello nazionale, frutto degli errori e del senso di onnipotenza di chi si sentiva insostituibile, non necessariamente dovrà ripetersi in Basilicata. Se ciò dovesse accadere, quanti non sono riusciti a percepire il messaggio di cambiamento degli elettori (ciò riguarda tutte le forze politiche) e con le loro scelte favoriscono un'altra sonora sconfitta, meritano o meriterebbero di andare a casa, abbandonando per sempre la politica. Per questo sono certo che l'intelligenza suggerirà a tutti di discutere di un nuovo programma di rilancio dello sviluppo e di qualità della vita regionale (per esempio: nuova sanità che funzioni, liste di attesa, presidi ospedalieri funzionanti, servizi territoriali vicini ai cittadini, diritti del malato; enti ed uffici regionali efficienti ed efficaci; viabilità regionale e statale percorribile senza pericolo per persone e cose; nuovo patto con sindacati e imprenditori per il lavoro).
Insomma – prosegue Brescia nella nota – nuovi progetti che riportino a far sognare e credere nelle Istituzioni e nella Politica. Poi vengono le persone (basta con filiere e capicorrente) e anche i metodi di governo. Su questo è importante una nuova legge elettorale regionale che coinvolga i territori, assicuri la governabilità, faccia scegliere agli elettori i propri rappresentanti. Questo, secondo me, significa cambiamento. Poi, insieme, l'intero centrosinistra deciderà se è utile o meno un Pittella bis o se Marcello possa continuare a dare una forte mano al centrosinistra da altra posizione. Ma ciò lo dovranno decidere le forze del centrosinistra, ripeto al di là delle legittime aspettative personali. Voglio molto bene a questa terra e non le auguro un Salvini di turno. Mi sento di lanciare un ulteriore appello al Pd e all'intero centrosinistra: si abbia tutti l'umiltà di capire i messaggi giunti dagli elettori e scatti l'orgoglio di dire che la Sinistra e il Centrosinistra hanno capito e non ritorneranno a sbagliare. La politica ritorni ad entusiasmare e coinvolgere i cittadini. Io l'ho imparato da un grande dirigente politico, Enrico Berlinguer, e – conclude Giuseppe Brescia – dopo 50 anni, da quando ho incominciato a interessarmi della mia comunità, ci credo ancora”.