Lacorazza: su liste d'attesa e intra moenia serve chiarezza

Il consigliere regionale del Pd: “Sul tema delle liste di attesa e della intra moenia assumerò una iniziativa politico istituzionale attraverso il coinvolgimento del Consiglio regionale e della Commissione consiliare competente”

&ldquo;Come mai la stessa visita con lo stesso medico attraverso il Cup ci vogliono mesi ed intra moenia qualche giorno? E&rsquo; una domanda semplice, di semplici cittadini che, come dimostra anche la recente indagine del Censis sulla Sanit&agrave;, alimenta disuguaglianze e rabbia, reazione ed ulteriore impoverimento delle famiglie italiane.&nbsp;L&#39;intesa sottoscritta il 5 maggio e comunicata oggi, tra ospedale San Carlo e Asp &egrave; una iniziativa utile che andr&agrave; verificata rispetto a risultati concreti che riuscir&agrave; a conseguire&rdquo;.<br /><br />Queste le dichiarazioni del consigliere regionale del Partito democratico, Piero Lacorazza, che comunica: &ldquo;Sul tema delle liste di attesa e della intra moenia assumer&ograve; un&rsquo; iniziativa politico istituzionale attraverso il coinvolgimento del Consiglio regionale e della Commissione consiliare competente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non si tratta di una caccia alle streghe &ndash; puntualizza Lacorazza – ma di un approfondimento che deve partire dal modello organizzativo, da eventuali deficit di personale; in questo contesto sar&agrave; necessario anche verificare eccessi fisiologici, inevitabili o provocati.&nbsp; Su liste d&#39;attesa ed intra moenia serve chiarezza. Il nostro sistema sanitario &ndash; sostiene il consigliere – nonostante gli sforzi del personale, &egrave; su un crinale complesso, stretta tra una domanda di sempre maggiori e migliori prestazioni e rigidi parametri economici uguali in ogni parte dell&#39;Italia senza valutarne le peculiarit&agrave; territoriali. Da questo punto di vista, da oggi al 2020, se non dovesse intervenire nessun cambiamento normativo, perderemo 13,5 ml di turn over di personale, circa 400 unit&agrave; in meno tra medici, infermieri ed Oss&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ho avanzato una proposta di maggiore autonomia -&nbsp; informa Lacorazza – utilizzando, come altre Regioni, il comma 3 dell&#39;art.116 della Costituzione. L&#39;iter del comma 3 dell&#39;art. 116 della Costituzione non potr&agrave; che essere avviato, eventualmente, nella prossima legislatura regionale; in ogni caso in prima Commissione consiliare stiamo preparando documenti e possibili percorsi. Ma &egrave; necessaria una &#39;norma ponte&#39; per evitare di arrivare troppo tardi alla soluzione definitiva, fermo restando i vincoli e l&#39;equilibrio di bilancio e del Fondo sanitario regionale e in attesa dell&#39;iter di richiesta di maggiore autonomia si deroga al tetto di spesa per il personale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Visto il programma del Governo Conte e la disponibilit&agrave; per la richiesta di maggiore autonomia delle Regioni, il presidente Pittella &ndash; &egrave; la richiesta di Lacorazza – convochi tutti i parlamentari lucani per procedere prima possibile ad un confronto con i Ministri competenti al fine di inserire una norma ponte nella prossima Legge di stabilit&agrave;&rdquo;.<br />

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