Il consigliere regionale del Gruppo misto, intervenendo sul problema dell'approvvigionamento idrico, afferma: “Accelerare gli investimenti per prevenire l’emergenza”
“Sembra quasi retorico dirlo, ma ormai siamo abituati, ogni volta che si presenta un evento climatico, che si discosta dalle condizioni normali, il sistema idrico della nostra città e di tutta la regione va in tilt”. Questo quanto affermato dal consigliere regionale del Gruppo misto che ha aderito ad Art.1 – Mdp, Giannino Romaniello.<br /><br />“Vero è – continua Romaniello – che l’ondata di caldo che sta investendo la nostra penisola non è comune, e che le precipitazioni piovose, almeno al sud, sono ormai quasi un ricordo, ma è anche vero e sembra quasi un paradosso, che soltanto quando si presenta un problema ci si debba ricordare che il sistema idrico presente sul territorio regionale è troppo fragile e con troppe reti obsolete. Ancora vivo è il disagio che numerose persone hanno dovuto sopportare nel periodo invernale, più precisamente dal 6 al 25 gennaio, a causa del gelo e delle nevicate, evento anche questo eccezionale, ma non del tutto, considerata la posizione geografica della nostra regione, infatti le segnalazioni di contatori scoppiati sono stati ben 20.652, a nostro avviso un dato paradossale per Comuni che si trovano ad un altezza dal livello del mare che supera ben oltre i 700 metri e che si sviluppano sulla dorsale appenninica”.<br /><br />“A distanza di qualche mese – sostiene Romaniello – con gli invasi lucani che pur resistendo, subiscono un abbassamento delle quantità di metri cubi contenuti è doveroso e necessario che tutti gli enti preposti, a partire da Acquedotto Lucano e Regione accelerino l’attuazione degli investimenti, nonché gli interventi urgenti e mirati per cercare, quanto meno, di abbassare notevolmente le percentuali di perdite, affinché, a partire dalla Città capoluogo si riducano le dispersioni di acqua pubblica e si scongiurino problemi di erogazione alla collettività dovuti dall’eventualità di condizioni climatiche difficili, come quelle di questi giorni, che sta causando – conclude – molti problemi all’agricoltura ed all’intero sistema produttivo in molte regioni colpite dall’emergenza siccità”.<br />