Discriminazione, Mollica: pregiudica la dignità

Il presidente del Consiglio regionale è intervenuto alla giornata formativa organizzata dalla consigliera regionale di parità Pipponzi

&ldquo;Di discriminazione ormai si parla in ogni campo e sempre pi&ugrave; frequentemente. Sicuramente essa &egrave; un&rsquo;azione che pregiudica un diritto, la dignit&agrave; e quasi sempre viene svolta contro il mondo femminile nonostante i parametri nel mondo del lavoro sono invertiti per la presenza di un numero maggiori di uomini&rdquo;.<br /><br />Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Francesco Mollica intervenendo&nbsp; alla giornata formativa sul diritto antidiscriminatorio organizzato dall&rsquo;ufficio della consigliera regionale di parit&agrave; Ivana Pipponzi. Un corso diretto a formare operatori del diritto, consulenti del lavoro, dottori commercialisti ed in genere tutti quei soggetti come parti datoriali e pubblica amministrazione che compongono i segmenti del lavoro e promosso nell&rsquo;ambito dei principi e degli obiettivi dettati dall&rsquo;Accordo di partenariato 2014-2020 per l&rsquo;impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, adottato dalla Commissione europea nonch&eacute; dal Po Fesr Basilicata 2014-2020.<br /><br />&ldquo;Compito delle istituzioni &ndash; ha detto Mollica &ndash; &egrave; anche quello di far conoscere le norme che sono in vigore e fare in modo che con una buona comunicazione possa essere messa in campo una campagna informativa per far comprendere quali sono i propri diritti. Contemporaneamente bisogna operare all&rsquo;interno di norme e leggi, come quelle che il Consiglio regionale sta facendo, ma anche praticamente nel mettere in moto i bandi sulla programmazione 2014-2020, dare dei punteggi aggiuntivi come si &egrave; fatto sul bando Creopportunit&agrave; che &egrave; dotato di 27 milioni di euro e dare cos&igrave; la possibilit&agrave; alle donne che vogliono avviarsi nell&rsquo;ambito del sistema Italia di cui la Regione Basilicata fa parte, di potersi avviare nel mondo lavorativo. In ogni caso non bisogna mai fermarsi &ndash;ha aggiunto Mollica &ndash; perch&eacute; &egrave; labile il confine nel quale la discriminazione diventa&nbsp; anche violenza intesa come violenza alla propria dignit&agrave; nel mondo lavorativo. Vanno rimosse tutte quelle occasioni possibili per poter far s&igrave; che la donna possa essere tranquilla e lavorare in serenit&agrave; come succede agli uomini&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Bene fanno a celebrare domani la giornata mondiale contro la violenza sulla donna &ndash; ha detto ancora il presidente &ndash; dal momento che i dati che vengono fuori sono sottovalutati proprio perch&eacute; si ha paura di denunciare. Iniziative come quella della questura di Potenza che ha voluto creare una &lsquo;stanza protetta&rsquo; per le denunce da parte delle donne delle violenze subite, &egrave; il modo migliore per far s&igrave; che tutti possano subito raccontare quanto stanno subendo. Abbiamo capito, rispetto ai dati, che anche piccoli accenni, se fermati in tempo, possono evitare momenti e situazioni anche pi&ugrave; drammatiche come la morte. Le denunce fatte dopo venti anni &ndash; ha concluso Mollica – cos&igrave; come sta succedendo oggi nel mondo dello spettacolo hanno poco di credibile. Forse puntano solo alla visibilit&agrave; e alla notoriet&agrave;. La violenza sulle persone normali avviene in totale silenzio e quasi sempre nel mondo della famiglia e nelle case e questo bisogna portare subito alla luce&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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