Danni in agricoltura: Castelluccio: a quando gli indennizzi?

Per il Vice presidente del Consiglio regionale: “Il decreto del ministro Martina non può bastare”

&ldquo;Il riconoscimento dello stato di calamit&agrave; per le nevicate e gelate del gennaio scorso con il decreto a firma del ministro Martino da solo non &egrave; in grado di risolvere i complessi problemi dei nostri agricoltori e di favorire la ripresa delle aziende danneggiate se non accompagnato da altri provvedimenti nazionali e regionali&rdquo;.<br /><br />Lo afferma il Vice presidente del Consiglio regionale ed esponente di Forza Italia, Paolo Castelluccio, per il quale nessuno intende disconoscere la tempistica positiva impressa dagli Uffici della Regione e dal Ministero per accelerare l&#39;iter per la gestione delle circa 2mila segnalazioni per danni subiti da neve-gelo dal 5 al 12 gennaio scorsi, ma la politica degli annunci ad effetto, perch&egrave; avvenuti durante un autonomo momento di dibattito di una confederazione agricola (la Cia), dovrebbero appartenere alla politica del passato tanto pi&ugrave; se vedono protagonista una parlamentare d&#39;area di Governo nazionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Gli agricoltori hanno bisogno di sapere quando riceveranno gli indennizzi, quanto riceveranno e quali altre azioni sottratte agli annunci-propaganda Regione e Ministero intendono mettere in campo. Si ripropone, innanzitutto, la necessit&agrave; di definire una legge per il risarcimento dei danni da calamit&agrave; naturali sempre pi&ugrave; numerose e diverse, in proposito non si dimentichi il rischio alluvioni, compatibilmente con i limiti imposti dalle leggi nazionali e dagli obblighi assicurativi. Purtroppo &ndash; prosegue Castelluccio&nbsp; &ndash; gli alti costi delle polizze assicurative incidono al punto da scoraggiare molti titolari di aziende agricole a stipulare contratti con assicurazioni anche su neve e gelo. Inoltre, da come si porter&agrave; a termine l&#39;impegno annunciato questa volta dal responsabile della politica agricola regionale di attivare le misure del Psr Basilicata 2014-2020 dipender&agrave; il buon esito dell&#39;operazione risarcimento danni&nbsp; che, continuo a sostenere, va legata a provvedimenti di sostegno e promozione della commercializzazione delle nostre produzioni di eccellenza, come ha sollecitato la Cia con l&#39;interessante proposta di Marchio d&#39;Area Territoriale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il &lsquo;cambio di passo&rsquo; nella programmazione dei fondi comunitari, ripetuto a giorni alterni, ha bisogno di verifiche ed atti concreti &ndash; conclude Castelluccio – e dimostrando di &lsquo;tenere il passo&rsquo; rispetto alla qualit&agrave; progettuale che viene da tutto il mondo agricolo delle associazioni di categoria&rdquo;.<br />

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