Blasi: una nuova legge elettorale per riequilibrio di genere

La Presidente della Crpo: “Fare rete e promuovere alleanze, condividendo le nostre esperienze al fine di essere riconosciute come cittadine partecipi ed attive nella vita politica, sociale , culturale ed economica della Basilicata”

&ldquo;La giornata di venerd&igrave; 16 giugno ha segnato per la Commissione Pari Opportunit&agrave; della Regione Basilicata e per le amministratrici e le associazioni che hanno partecipato al Forum un punto di partenza importante per l&rsquo;affermazione della democrazia paritaria nella nostra Regione&rdquo;. E&rsquo; quanto sostenuto dalla presidente della Crpo, Angela Blasi, che ha sottolineato come &ldquo;la democrazia paritaria&nbsp; non &egrave; un affare esclusivo delle donne , ma un indicatore di qualit&agrave;, di uguaglianza e civilt&agrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Siamo tutte consapevoli &ndash; ha detto Angela Blasi – di dover fare rete e promuovere alleanze,&nbsp; di dover condividere le nostre esperienze e di essere riconosciute come cittadine partecipi ed attive nella vita politica, sociale , culturale ed economica della Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La sotto-rappresentanza politica delle donne &ndash; ha affermato Angela Blasi – &egrave; un modello desueto ed &egrave; anche un grave spreco di competenze che di fatto sono sottratte alla comunit&agrave;. Memori degli impegni assunti dai rappresentanti di molti partiti, intendiamo oggi porre all&#39;attenzione di tutte e tutti la necessit&agrave; di una nuova legge elettorale paritaria in una regione che vede un Consiglio regionale fatto di soli uomini. In questi anni molto &egrave; stato fatto, il Parlamento&nbsp; ha approvato la legge sull&#39;equilibrio della rappresentanza di genere nei Consigli regionali con l&#39;intento di far salire la quota ancora misera di donne che siedono nei Consigli stessi e tendere ad allinearla con la media europea&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La Crpo ha chiesto ed ottenuto &ndash; riferisce la Presidente dell&rsquo;organismo consiliare – la disponibilit&agrave; di molte donne nel voler portare questo messaggio sul nostro territorio. Abbiamo chiesto e continueremo a chiedere alle amministratrici lucane di costruire incontri sul territorio per portare avanti le istanze raccolte in un documento discusso durante l&rsquo;iniziativa di venerd&igrave; che diventer&agrave; una proposta di legge. Lo stesso lo chiederemo alle numerose associazioni presenti in regione ed a tutte le donne lucane. Siamo, infatti, convinte che la legge regionale elettorale esistente non &egrave; esaustiva per attuare&nbsp; una partecipazione democratica , sancita dalla nostra Costituzione,&nbsp; e deluse&nbsp; da un mancato recepimento delle nostre proposte nello Statuto regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nell&rsquo;interesse di una completa democrazia &ndash; ha proseguito Angela Blasi – riteniamo che la proposta di legge dovr&agrave; prevedere&nbsp; gli specifici sistemi per attuare la parit&agrave;, i cosiddetti correttivi di genere, non debba prevedere semplicemente la promozione di misure tese alla rappresentanza di genere, ma debba contenere misure adottabili, predisponendole sulla base dei vari sistemi elettorali, cos&igrave; come previsto dalla legge nazionale e tenendo presenti tre ipotesi: liste elettorali composte dal 50 per cento di donne e dal 50 per cento di uomini; l&rsquo;alternanza uomo-donna nelle liste bloccate; nei collegi uninominali nelle candidature presentate con lo stesso simbolo un sesso non pu&ograve; essere rappresentato oltre il 60 per cento. In caso di mancato rispetto delle condizioni elencate si deve prevedere un sistema sanzionatorio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dal confronto con la presidente Roberta Mori &ndash; ha esplicitato&nbsp;Angela Blasi&nbsp;-&nbsp; &egrave; emersa&nbsp; la necessit&agrave;, anche per questa regione, di avere una legge che disciplini norme per&nbsp; garantire la parit&agrave; tra uomo e donna e contro le discriminazione di genere. La Commissione &ndash; ha concluso – si far&agrave; promotrice anche di questa esigenza, essendo organismo rappresentativo delle varie identit&agrave; femminili di questa regione&rdquo;.<br />

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