Uci: sostegno a mobilitazione del mondo agricolo

La manifestazione promossa nella fascia jonica, con un corteo tra Metaponto e Castellaneta, dalla rete dei Municipi Rurali e dalle libere organizzazioni non aderenti al cartello Pensiamo Basilicata, trova piena condivisione da parte dell’Unione Coltivatori Italiani, poiché raccoglie il malessere e le giuste lamentele degli agricoltori lucani, che da anni attendono risposte concrete alle tante emergenze che si sono abbattute sul settore.
Già in occasione delle nevicate di inizio anno, si legge in un comunicato stampa, l’Uci aveva espressamente richiesto alla Regione Basilicata di non limitare la propria azione soltanto alla rituale richiesta di riconoscimento dello stato di calamità, ma di impegnarsi per un “provvedimento speciale di risarcimento” e un “programma straordinario di interventi” per la ripresa del comparto, individuando con puntualità le azioni, le procedure e le risorse finanziarie, necessarie per la salvaguardia e il rilancio dell’agricoltura lucana, così gravemente compromessa dalle difficoltà di mercato e dalle varie calamità.
Ad oggi, nonostante gli annunci e le rassicurazioni, nessuna risposta concreta è giunta, per cui la manifestazione organizzata nei comuni dell’area jonica della Puglia e della Basilicata è da considerare come un importante appuntamento della “vertenza agricola”, che sui punti della piattaforma a base dell’iniziativa, nonché sulla corretta gestione dei Piani di intervento per lo sviluppo rurale, è da considerarsi già aperta da parte di quanti hanno veramente a cuore le sorti e il futuro di un settore di fondamentale importanza per l’economia e la società lucana.       
In una nota trasmessa da Nicola Manfredelli al coordinatore della mobilitazione, Gianni Fabbris, oltre a confermare l’adesione alla manifestazione, viene sottolineata l’importanza del comune impegno delle forze non consociative e non subalterne al potere politico, per superare la marginalità del settore primario nelle scelte strategiche regionali.
Una profonda revisione, fa presente l’Uci, si rende necessaria, negli orientamenti di intervento della Regione, che risultano troppo squilibrati verso aspetti e segmenti diversi da quelli della produzione, cosa che determina il paradosso dei prezzi al consumo dei prodotti alimentari che aumentano in continuazione e quelli alla produzione che diminuiscono sempre di più, insieme ai redditi degli agricoltori. La richiesta di dignità e rispetto alla base della mobilitazione è anche un atto di giustizia verso l’agricoltura lucana, che non può essere ridotta a settore colonizzato e sfruttato.

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