Per il capogruppo del Pd “le norme nazionali intervenute negli ultimi due anni hanno obbligato la Giunta regionale a riordinare il settore in un processo temporale teso ad evitare chiusure di ospedali e contemporaneamente a potenziare l’offerta sanitaria”
“Il grande lavoro di ascolto dei territori e poi la proficua discussione con il Presidente Pittella nella maggioranza e nel Gruppo Pd hanno consentito in Commissione di migliorare il testo iniziale del Ddl di riordino del sistema sanitario regionale approvato dalla Giunta regionale nel luglio scorso”. Così il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli che aggiunge: “Le norme nazionali intervenute negli ultimi due anni, sia in materia di personale, che in materia di tetti di spesa nella sanità, che riguardo agli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, insieme ai mutati bisogni di sanità sui territori, hanno obbligato la Giunta regionale a riordinare il settore in un processo temporale teso ad evitare chiusure di ospedali e contemporaneamente a potenziare l’offerta sanitaria sui territori”.<br /><br />“Da questo punto di vista – prosegue Cifarelli – la previsione di un aggiornamento del Piano sanitario regionale, inserita all’interno della legge, da effettuarsi entro la fine del 2017, rappresenta lo strumento per armonizzare il riordino che partirà con il prossimo anno, con le più profonde esigenze di modernizzazione, razionalizzazione e riorganizzazione del sistema nell’interesse esclusivo della centralità dei bisogni dei cittadini. Ci apprestiamo alla discussione in Consiglio regionale registrando gli importanti passi in avanti compiuti nella condivisione del progetto di riordino pur nella distinzione dialettica e delle posizioni politiche personali che rispettiamo e rispetteremo”.<br /><br />“Dalle minoranze – conclude il capogruppo del Pd – ci saremmo aspettati un contributo costruttivo nel merito del riordino; abbiamo assistito, invece, in questi sei mesi, a loro specifici approfondimenti sullo stato di salute del centrosinistra anziché della sanità lucana”. <br />