Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale alla seconda conferenza regionale sull’Infanzia e l’Adolescenza che si è svolta, oggi, a Potenza
“Le democrazie muoiono di mancata partecipazione”. Così il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica alla seconda conferenza regionale sull’infanzia e l’adolescenza dal tema “I ragazzi parlano, le istituzioni ascoltano” che si è svolta, oggi, a Potenza, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata.<br /><br />Il Presidente dell’Assemblea regionale, prendendo a prestito le parole del brano rap cantato da Lucio Chirico e Giuseppe Sassano, della classe IV M del Liceo Artistico Musicale e Coreutico di Potenza, “Non riuscivo ad immaginare il mio futuro … e nessuno ascoltava il mio lamento”, si è rivolto ai numerosi studenti presenti in platea ammettendo quello che è uno dei difetti che spesso caratterizza la classe politica: “Parlare senza ascoltare”. “Oggi – ha detto Mollica – possiamo e dobbiamo invertire questa tendenza. Oggi sono uno di voi. Oggi voglio mettermi in gioco misurandomi attraverso l’ascolto”.<br /><br />Nel ricordare, poi, un incisivo messaggio che il presidente Napolitano rivolse agli studenti all’inizio dell’anno scolastico “E voi, richiamate tutti noi al dovere di darvi la speranza”, Mollica ha sollecitato i ragazzi “a farsi attori, protagonisti, portatori di istanze concrete, a pretendere un dialogo istituzionale autentico e costruttivo”. Di qui l’impegno all’ascolto. “Ascolto –ha detto Mollica – che deve riguardare non solo la classe politica ma anche il mondo della scuola. Il ruolo svolto in questo senso dal corpo docente è importantissimo, riuscire a far emergere i bisogni per aiutare i giovani a sviluppare spirito critico e responsabilità civica. Solo così si può, tutti insieme, costruire un futuro migliore”.<br /><br />E rivolgendosi nuovamente ai giovani presenti, il Presidente del Consiglio regionale ha concluso dicendo: “Voi non siete ‘il futuro’ della società; voi siete parte attiva del presente che appartiene a voi come a tutti. Ecco perché è oggi che dovete vivere per poi affrontare con dignità la sfida del vostro domani”.<br /><br /><br />