“Apprendiamo, con grande rammarico, dello stato di agitazione proclamato dai lavoratori dell’Acta S.p.A ( Società di proprietà pubblica partecipata al 100%) ed esprimiamo loro la nostra solidarietà per il clima non sereno all’interno dell’azienda municipalizzata della città”. E’ quanto dichiarano in una nota congiunta i componenti della Direzione del Partito Democratico della città capoluogo Donato Pessolano, Filomena Pugliese, Manuela Rago, Donato Bonomo, Patrizio Pinnarò, Vincenzo Colangelo
“A nostro avviso – si legge nella nota – la necessità di programmare un nuovo modello organizzativo funzionale alle richieste avanzate dal Comune di Potenza per l’ormai imminente e tante volte annunciata partenza della raccolta differenziata, trova impreparata la struttura tecnica/organizzativa dell’Acta S.p.A. e, la proclamazione dello stato di agitazione seguito alla non condivisione da parte delle organizzazioni sindacali, è il chiaro segnale che qualcosa nell’Acta S.p.a non funziona.
Ascoltando alcuni lavoratori (coinvolti e non coinvolti nella nuova pianta organica) molte le criticità evidenziate dal nuovo piano : in sintesi si prevedono nuovi capi servizi (ossia unità lavorative da impegnare nelle azioni di controllo del territorio e che si aggiungono a quelli esistenti), il trasferimento di soli due lavoratori nell’area cosiddetta “operativa” (ossia raccolta e spazzamento) e complessivamente uno spostamento di mansioni all’interno dell’area amministrativa. Così risolviamo il problema della differenziata?
Detto questo, ci preme inoltre evidenziare, come ancora ad oggi l’inceneritore sito in Vallone Calabrese è chiuso. Qui sono state investite non poche risorse destinate all’officina cassonetti, all’officina meccanica e al magazzino per l’adeguamento dei locali adibiti inizialmente solo per l’inceneritore. Peccato che questi non sono più funzionali all’azienda stessa e che per la riparazione dei mezzi aziendali si fa ricorso ad officine meccaniche esterne private con conseguente aggravio di spese per l’azienda stessa.
E’ del tutto evidente che occorre rivedere complessivamente “la governance” della più importante azienda municipalizzata della città di Potenza e condividiamo la volontà del Sindaco, come più volte espresso pubblicamente, di “recuperare” personale interno per trasferirlo su “strada” (i capi servizi non svolgono funzioni di spazzamento e/o raccolta!). Peccato però che di tutto questo non c’è traccia nella nuova riorganizzazione di personale. La comunità potentina non ha bisogno di più “controllori” né tanto meno ne hanno bisogno i dipendenti dell’azienda sulla cui professionalità non abbiamo dubbi. Piuttosto sono i cittadini che devono svolgere una adeguata funzione di controllo e prontamente segnalarla a chi di competenza. E’ in questo nuovo approccio metodologico la vera sfida che bisogna lanciare ai potentini e all’azienda stessa che, dovrebbe sempre più distinguersi come una azienda sì municipalizzata ma anche con capacità manageriali di una azienda privata. Per questo chiediamo al segretario del PD di Potenza Enzo Sarli, al Capogruppo del Pd in consiglio comunale Giampiero Iudicello un maggiore impegno per divenire ad una condivisa soluzione della questione”.
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