Lamorte: uso consapevole dei media e diritto all’oblio

Per la Presidente del Corecom: ”Fondamentale è il ruolo dei Comitati regionali per le comunicazioni che dovrebbero veder estese le proprie competenze anche al web”

&ldquo;Media education come formazione delle capacit&agrave; tese a utilizzare opportunamente i mezzi di comunicazione on line &ldquo;In questi ultimi giorni, la vicenda di Tiziana, la ragazza che si &egrave; tolta la vita dopo la diffusione via Internet di alcuni video hard; il caso delle ragazze che riprendono, ridendo, e postano il video dello stupro dell&#39;amica in una discoteca; nonch&eacute; il video in cui una giovane ragazza viene raggiunta da una coetanea che si lancia su di lei colpendola ripetutamente alla testa insieme ad altre compagne, fanno discutere e creano polemiche e divisioni ma, soprattutto, fanno riflettere ancora di pi&ugrave; sul problema dell&#39;uso consapevole dei media e del tanto discusso diritto all&#39;oblio, cio&egrave; il diritto ad essere dimenticati&rdquo;.<br /><br />Cos&igrave; la presidente del Comitato regionale per le Comunicazioni&nbsp;di Basilicata, Giuditta Lamorte, che continua sottolineando: &quot;il diritto all&rsquo;oblio su internet &egrave; una contraddizione in termini, perch&eacute; un contenuto lanciato in rete pu&ograve; raggiungere qualsiasi destinazione e riprodursi senza possibilit&agrave;, nei fatti, di essere fermato. Inoltre, non tutto ci&ograve; che di sbagliato avviene in rete, pu&ograve; essere &lsquo;catalogato&rsquo; come cyberbullismo, cosa che spesso si tende a fare&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; opportuno &ndash; a giudizio di Giuditta Lamorte – comprendere che, quando si parla di pericoli in rete, risulta urgente un intervento mirato del legislatore e soprattutto la diffusione di una cultura e di una educazione al corretto uso del web, che non pu&ograve; limitarsi alla netiquette (galateo di internet) ma deve, necessariamente, includere una vera e propria media education. Media education come formazione delle capacit&agrave; tese a utilizzare opportunamente i mezzi di comunicazione on line, che non &egrave; la generica educazione con i media o &lsquo;didattica tecnologica&rsquo;, che vede i mezzi di comunicazione come meri strumenti, ma &egrave; l&#39;educazione allo sviluppo di corrette relazioni in rete&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In questo percorso di presa di coscienza di una sorta di identit&agrave; digitale da tutelare &ndash; fa rilevare la Presidente del Corecom – fondamentale &egrave; il ruolo dei Comitati regionali per le comunicazioni, che dovrebbero veder estese le proprie competenze anche al web, come pi&ugrave; volte sottolineato dall&#39;Autorit&agrave; per le Garanzie nelle Comunicazioni, affidando ai Comitati funzioni specifiche in tema di uso consapevole del web, di sicurezza in rete e diritto all&rsquo;oblio, non solo legate alla tutela dei minori, bens&igrave; alle comunicazioni on line in genere&rdquo;.<br />

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