Illustrata nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla "Commissione regionale dei lucani nel mondo" l’esperienza avuta da giovani lucani e abruzzesi presso lo stabilimento della Volkswagen di Wolfsburg
Il soggetto attuatore del progetto di partenariato tra le due Regioni è stata la Regione Basilicata insieme con la Federazione dei lucani in Germania; partner del progetto la Regione Abruzzo, il Volkswagen group, l’Associazione culturale abruzzese di Wolfsburg e gli Istituti tecnici industriali che hanno partecipato all’iniziativa (L’Aquila, Matera, Potenza e Melfi). Di rilievo il lavoro svolto dall’Ufficio “Emigrazione” della Regione Abruzzo e dall’Ufficio “Sistemi culturali, turistici e operazioni internazionali” della Regione Basilicata.<br /><br />All’incontro con la stampa hanno partecipato, oltre al presidente della Commissione regionale dei lucani nel mondo, Nicola Benedetto, ed al vicepresidente della Commissione, Francesco Mollica, l’assessore della Regione Abruzzo con delega all’Emigrazione, Bartolomeo Donato Di Matteo, che ha parlato “dell’emigrazione quale mondo del tutto particolare che deve vedere con maggiore frequenza Protocolli di intesa come questo tra Basilicata ed Abruzzo con l’auspicio di un allargamento alle altre Regioni, ivi comprese le isole. Il tutto per costruire momenti preziosi di coesione, favorendo la meritocrazia e lavorando in modo costruttivo”.<br /><br />Presenti, anche, la responsabile dell’"Ufficio Emigrazione" della Regione Abruzzo, Assunta Janni, il funzionario della Regione Basilicata che ha seguito il progetto, Rocco Romaniello, Pasquale Nigro in<br />rappresentanza dell’Itis di Melfi, Carlo Castoro dell’Itis di Matera, oltre ad alcuni dei giovani protagonisti. La dirigente scolastica dell’“Iis Einstein – De Lorenzo” di Potenza, Giovanna Sardone, ha posto l’accento “sull’importanza rivestita dall’iniziativa che ha fatto sì che si ricreasse il giusto riavvicinamento tra giovani ed istituzioni nell’ottica di nuove prospettive di lavoro e di vita”.<br /><br />Il fulcro del discorso e, dunque, il cuore di quanto messo in cantiere, dalle parole di Giovanni Lo Tito, giovane perito meccanico che ha preso parte al progetto: “Un’esperienza estremamente positiva che ci ha aperto la mente su una nuova visione del mondo e del lavoro. Un’esperienza che molto ci ha fatto riflettere sui tanti spunti che possono scaturire dalle idee se queste ultime si concretizzano con l’aiuto delle istituzioni. Se avessi potuto sarei rimasto a lavorare in Germania senza alcuna remora di sorta e, come me, penso tutti gli altri partecipanti”.<br /><br />“Il progetto – ha spiegato il presidente Benedetto – contempla l’azione di partenariato tra la Regione Basilicata e la Regione Abruzzo per sviluppare comuni strategie d’intenti e marketing territoriale con la speranza di contribuire alla formazione di nuovi ottimi imprenditori. In particolare, è stato studiato questo progetto pilota finalizzato alla work experience presso lo stabilimento della Volkswagen a Wolfsburg da attestare, quale soggetto attuatore, alla Federazione delle Associazioni dei Lucani in Germania. L’azione congiunta per la realizzazione di un percorso professionalizzante è stata rivolta a dieci periti selezionati dagli Istituti tecnici industriali dell’Aquila, Matera, Potenza e Melfi. Si è trattato – ha spiegato Benedetto – di un progetto molto articolato che, oltre alle azioni preliminari ed al periodo di orientamento e formazione, ha previsto la permanenza degli stagisti per una durata di 30 giorni presso lo stabilimento della casa automobilistica finalizzata ad un periodo di professionalizzazione on the job compreso tra settembre e novembre 2014. E’ stato un percorso di apprendimento e di informazione full time, arricchito da conoscenze e informazioni che sono state integrate e compendiate all’interno di moduli didattici relativi all’apprendimento della lingua tedesca e all’approfondimento dei termini e del linguaggio tecnico”.<br /><br />Il vicepresidente Mollica ha sottolineato “le tante similitudini tra le due Regioni per quanto concerne il fenomeno migratorio e l’importanza del Protocollo per poter esplicitare quello che i giovani sono capaci di dare al mondo del lavoro con il loro coinvolgimento attivo. Corpo e sostanza alla formazione – ha continuato – quale mezzo imprescindibile per il futuro delle nuove generazioni in una nuova visione che punta allo sviluppo del territorio anche attraverso il turismo di ritorno, guardando ad alcune iniziative specifiche in atto, quali Matera capitale della cultura 2019 e l’Expo 2015 di cui la Regione Basilicata è parte attiva. Nel quadro delle strategie per i giovani dell’Unione europea finalizzate ad offrire maggiori opportunità di apprendimento non formale e a favorire la transizione tra l’istruzione, la formazione e il mercato del lavoro sempre più internazionalizzato e globalizzato, le due Regioni, hanno inteso contribuire al processo di rilancio e di innovazione dei rispettivi territori, offrendo, appunto a dieci ragazzi con diploma di Perito meccanico, elettrotecnico e elettronico conseguito a seguito di un quinquennio d’istruzione secondaria superiore, l' opportunità di fare esperienze in ambito internazionale al fine di accrescere la prospettiva di occupabilità".