“Il Csail ha deciso di intensificare una “campagna contro la povertà” con la raccolta di una petizione popolare a sostegno della proposta perché l’Eni-Total, tutte le compagnie petrolifere concessionarie delle attività estrattive, versino direttamente ai Comuni una quota percentuale delle royalties del petrolio riconosciute alla Regione (sarebbe sufficiente l’1,5%-2%) da destinare esclusivamente alle famiglie iscritte in quelli che sono, purtroppo, ancora gli elenchi delle persone indigenti depositati presso i municipi”. Si tratta di “un modo concreto e semplice per affrontare il problema povertà senza emettere “card” e senza disperdere soldi”. L’annuncio è del presidente del Csail, Filippo Massaro, spiegando che, a quanto riferisce l’Autorità per l’Energia, “nella terra del petrolio le richieste di sospensione per morosità del servizio elettrico e della fornitura di gas ad uso domestico risultano su livelli elevati e in crescita”.
Perciò, afferma Massaro, “mentre da giorni si è riaccesa l'attenzione sul gas che sarà erogato gratuitamente, per effetto dell'intesa Regione-Società Energetica Lucana-Eni-Shell in alcuni comuni della Val d'Agri, il pensiero non può che andare a quei nuclei familiari del resto dei comuni della regione (la stragrande maggioranza) che non ce la fanno a pagare la bolletta. Nelle contrade rurali e nei paesi più piccoli solo la legna per alimentare camini e impianti domestici evita a tante famiglie e nuclei di persone anziane di non restare nel freddo. E' anche questo un segnale che la crisi economica e sociale da noi è sempre più pesante e che i benefici del petrolio e del gas di derivazione dai pozzi sono sempre meno efficaci”.
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