Comune Potenza: lettera aperta di Falotico a De Luca

Il consigliere comunale del gruppo ‘Potenza condivisa’, Roberto Falotico ha scritto una lettera aperta indirizzata al Sindaco, questo il testo:
“Caro Dario,
non è mia intenzione seminare di difficoltà il tuo cammino, ma, al contrario, intendo fare ogni sforzo per renderlo più agevole e produttivo, nell’interesse della città . Ed il primo contributo che sento di dover dare in questo momento è quello della chiarezza. La tua idea di imporre nel centro storico il pedaggio per le auto dei residenti, come pure una tariffa oraria giornaliera spropositata, è sbagliata sul piano sostanziale e su quello procedurale. In ordine al primo, essa è innanzitutto figlia di una lettura errata della composizione sociale di questa parte del territorio cittadino, un tempo zona residenziale elitaria ed oggi in parte disabitata e in parte abitata da giovani coppie e da famiglie in cerca di mini alloggi, rispetto alle quali un ulteriore balzello avrebbe la funzione di un annuncio di sfratto. Se adottata, sarebbe una decisione che inevitabilmente scoraggerebbe la residenzialità , andando quindi in direzione contraria rispetto all’impostazione programmatica che molti candidati a Sindaco, io tra gli altri, avevano offerto, con un centro storico rivitalizzato sia nella sua funzione direzionale che in quella residenziale. Da questo lato , la decisione perderebbe il suo significato di provvedimento amministrativo , assumendo quello di scelta politica rispetto alla quale io e molti dei 24 consiglieri che pure ti avevano offerto collaborazione esprimiamo un netto dissenso, percepibile peraltro dalla freddezza con cui l’Aula ha accolto le tue argomentazioni. Ma vi è di più, ed è che, al di là del merito, non credo che tu possa considerare la Giunta come l’esclusiva sede decisionale, o almeno non prima che un dibattito preliminare abbia raccolto volontà e pareri di quelli che, da sinistra a destra,quel provvedimento dovranno approvarlo. Voglio dire che, lungi dall’invocare un assemblearismo decisionale che farebbe molto male al buon cammino della tua Amministrazione, c’è necessità di trovare regole e forme di coinvolgimento preliminare non solo di quei consiglieri che ti hanno offerto specifica collaborazione, mettendoci la faccia in questo tuo sforzo di ripresa, ma di tutta l’assemblea cittadina, anch’essa , come te, espressione diretta della volontà popolare. E’ necessario dunque che quelli che tu chiami “ i miei consiglieri”, si sentano veramente , a vario titolo, espressione attiva di un progetto e non strumenti di una anomalia gestionale. Così come , a questo punto, è indispensabile che , proprio per rimarcare questa volontà collettiva di far rinascere la città, tu rivolga un invito formale al presidente Pittella affinché venga al Palazzo municipale a rendere esplicita a te ed a quei consiglieri che, per il bene della città, ti hanno esortato ad andare avanti, la volontà della massima Istituzione territoriale di sostenere , in maniera eccezionale e straordinaria, lo sforzo comunemente intrapreso di riposizionare su un binario di crescita e di sviluppo una città deragliata. Caro Dario, perdonami la franchezza, ma l’ultima cosa che vorrei è dover dare ragione a quanti da tempo sostengono che è meglio andare a votare. Per dimostrare che si sbagliano, occorrono comportamenti anche irrituali ma del tutto adeguati alla situazione eccezionale che a Potenza si sta vivendo”.

BAS 05

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