“Siamo insoddisfatti dell’esito interlocutorio dell’incontro sulla vertenza Datacontact, benché lo stesso sia stato utile per definire il terreno preliminare a individuare le soluzioni che dovranno salvaguardare l’intera platea dei circa 400 lavoratori. Questo è quanto dichiara la delegazione di Cgil Cisl e Uil di Basilicata, unitamente alle rispettive federazioni di categoria dei servizi e delle telecomunicazioni. “Non si può dire – dichiarano i sindacati – che la chiarezza sia stato l'elemento che ha contraddistinto il tavolo tenuto ieri in prefettura per la questione relativa al mancato rinnovo della commessa Telecom su cui lavorano 400 lavoratori della sede Datacontact di Matera che rischiano la perdita del posto di lavoro. Telecom ha infatti espresso posizioni ambigue e contraddittorie con dichiarazioni contrastanti tra quanto dichiarato dai referenti territoriali presenti al tavolo e il responsabile nazionale delle relazioni industriali, Onofrio Capogrosso, che ha partecipato in teleconferenza. Solo dopo le durissime prese di posizione dei sindacati confederali, della Regione Basilicata e dello stesso Prefetto, l'azienda ha dichiarato di concedere a Datacontact una proroga di tre mesi necessaria al subentro di un nuovo imprenditore che rileverà la commessa. È stata inoltre accolta la richiesta, espressa come punto prioritario da Cgil Cisl Uil, che la commessa resti su Matera e che l'impresa subentrante garantisca l'applicazione del Ccnl e il rispetto delle relazioni sindacali dei diritti dei lavoratori. Resta la preoccupazione per la dichiarazione fatta solo ieri da Telecom della previsione di un calo dei volumi di lavoro, in quanto parte degli stessi sarebbero stati ricollocati su altre aziende fornitrici di Telecom per lo stesso servizio. Come sindacati abbiamo dichiarato irresponsabile e scorretto l'atteggiamento di Telecom che, nel corso di una trattativa, ha spostato pezzi importanti di lavoro, sottraendoli al call center di Matera e mettendo cosi a repentaglio i posti di lavoro. È stato, pertanto, chiesto l'immediato rientro di tutti i volumi. Ribadita, inoltre, l'importanza della convocazione urgentissima del tavolo richiesto al Mise, al fine di fare chiarezza definitiva sui volumi di lavoro e ribadire che l'imprenditore subentrante abbia determinate caratteristiche qualitative, oltre che per discutere del rischio, dichiarato da Datacontact, di tenuta dell’azienda. Le parti hanno concordato di rivedersi subito all’inizio di gennaio”.
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