Politiche del lavoro, Liberali: Comitato è valore aggiunto

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Tra le grandi aree di intervento ci sono l'occupazione giovanile e l'orientamento. I componenti del Ccipl si sono detti disposti a collaborare per raggiungere tutti gli obiettivi dell'organismo istituzionale

“C'è veramente bisogno di avere un tavolo di concertazione in termini di politiche attive: il Comitato di coordinamento istituzionale per le Politiche del lavoro sarà un valore aggiunto fondamentale»: lo ha detto questa mattina, a Potenza, l'assessore regionale alle Politiche di sviluppo, Raffaele Liberali, intervenendo alla riunione di insediamento dell'organismo presieduto da Pinuccio Maggio. “Ci sono tre elementi importanti – ha proseguito Liberali – ai quali prestare la massima attenzione: le politiche attive del lavoro, con la formazione, le politiche passive e l'orientamento. Senza orientamento – ha evidenziato – non si riesce a realizzare l'alternanza scuola-lavoro. Ma è necessario anche capire quello che sta avvenendo a livello nazionale, dal momento che si vorrebbe trasferire le politiche del lavoro in capo allo Stato. Per evitarlo interverremo attraverso la conferenza Stato-Regioni. E' essenziale inoltre favorire il mercato del lavoro, altrimenti non potranno essere concretizzate le politiche attive del lavoro”.
“Il comitato – ha detto il presidente del Ccipl, Pinuccio Maggio – è chiamato dalla legislazione regionale ad essere punto di sintesi del sistema delle politiche per il lavoro e quindi, soggetto istituzionale con il quale tentare l'integrazione tra i soggetti istituzionali e gli enti territorialmente competenti”.
Tra le grandi aree di politiche attive del lavoro nelle quali si misurerà la capacità di intervento dell'organismo sono state individuate la “garanzia giovani”, le iniziative a favore dell'occupazione giovanile (Ioc) e gli strumenti finanziari di accesso al credito agevolato. “Assicureremo la nostra collaborazione – ha commentato il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi – in materia di centri per l'impiego e di formazione: sarebbe utile, con il Comitato, contribuire attivamente all'azione di monitoraggio e di controllo”.
Per il consigliere regionale Nicola Benedetto (Cd), “sulla questione dell'indirizzo il Comitato deve essere molto attento: questi anni devono servire ad indicare come fare formazione, che va modificata completamente. L'unica possibilità per creare posti di lavoro è quella di far diventare la nostra regione attrattiva”.
“Alcune cose si possono fare – ha messo in chiaro il consigliere regionale, Francesco Pietrantuono (Psi) – recuperando l'attività di programmazione, per avere le idee chiare su come aggredire questa grande questione in un quadro nazionale in cui non vedo idee chiare. Possiamo ragionare sulle condizioni di competitività, ma prima dobbiamo capire salvare per prima cosa le imprese esistenti,”.
“Se ci si deve occupare del mondo di lavoro – ha sottolineato il sindaco di Potenza, Dario De Luca – bisogna affrontare la tematica da diversi punti di vista, a partire dalla difficoltà di chi ha intenzione di intraprendere attività imprenditoriali, dalle più piccole fino alle più importanti come quelle industriali. Il vero problema è il soffocamento da parte della burocrazia”.
“Con il Comitato – ha spiegato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – si determinano le precondizioni perché qualcosa possa accadere, perché possano essere colte le occasioni sul tema delle politiche del lavoro. Il tema va assunto con forza e con determinazione, con un'azione univoca di tutti i componenti del Comitato, perché si possa determinare un'attenzione sociale di base al tema dell'occupazione”.
Il sindaco di Vietri di Potenza, Carmine Grande, in rappresentanza dell'Anci ha detto che “il Comitato è importante, e lo è proprio nella fase storica che stiamo attraversando, in una forte crisi economica a livello nazionale e regionale”.

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