Cia: prime previsioni campagna 2014/15 agrumi

Ancora incertezze per la produzione agrumicola del Metapontino sia per volumi sia per commercializzazione, a fronte di una migliore qualità favorita da un buon andamento climatico che fa dimenticare agli agricoltori del Metapontino l’ultima alluvione dello scorso anno. E’ la previsione della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata che evidenzia come il comparto agrumicolo con oltre 3.500 aziende, 5.800 ha di produzione per arance (80-85 mila tonnellate/anno) e 2.100 ha di clementine (24-26 mila tonnellate/anno), continua a svolgere un ruolo strategico per la PLV dell’agricoltura lucana, oltre che per l’export (specie in Germania). 
A seconda della specie, si prevedono diverse situazioni. I volumi di arance dovrebbero ridursi del 15-30% rispetto alla campagna 2013-14: le varietà bionde vedranno una flessione media di prodotto dell’ 8-10% e una difficile commercializzazione a causa di diversi fattori, non ultimo l'embargo russo.
Per quanto riguarda clementine e mandarini, si stima una conferma dei volumi complessivi rispetto allo scorso anno (in media un 10% in meno) e un prodotto di qualità superiore.
Punti di debolezza del comparto – evidenzia la Cia – sono le quotazioni che restano invariate dal 2008 con poche decine di centesimo al kg sulla pianta rispetto anche ai 2-3 euro al kg per le qualità migliori e più richieste dal mercato che si registrano nella vendita al consumatore;  la riduzione progressiva di aziende  (-33% in un decennio) e di superficie agricola utile agrumicola (-22% in un decennio); una scarsa competitività commerciale, dovuta a costi di produzione elevati rispetto ai concorrenti esteri;  la richiesta di mercato orientata sempre di più sui calibri compresi tra 1 e 4; la produzione di clementine comuni meno richieste dal mercato rispetto ad altre varietà (per intenderci quelle senza nocciolo).
L’unico punto di forza è  la resa agrumicola che segue una tendenza al rialzo anno dopo anno. Questo fattore – mette in guardia la Confederazione – va comunque verificato in riferimento alle condizioni meteo e alla diffusione di fitopatie: in primo piano il virus della Tristeza (CTV), presente nella quasi totalità delle regioni produttrici. La “scommessa”  del rilancio del comparto è nei PIF ortofrutta (nuovo PSR) sugli interventi ipotizzati per sostenere la filiera di produzione, commercializzazione e trasformazione degli agrumi prodotti in Basilicata.

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