La Direzione Regionale IDV , la Segreteria Regionale, i Dirigenti e responsabili di sezioni di IDV di Basilicata comunicano che durante la manifestazione è stato distribuito un volantino con la posizione del partito con il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la proposta di Referendum abrogativo.
Con gli Artt 37-&- 38, privi di tutele per i lucani, Lo Stato dà carta bianca agli appetiti dei Petrolieri; La Basilicata, nei disegni dei petrolieri, è vista come una futura Colonia per le trivelle; Perché nessuno ha imposto di imporre agli “sceicchi” una solida fideiussione bancaria a tutela dei danni al Territorio ed alle persone?; In mancanza di un Piano delle Aree gli “sceicchi-” hanno trovato Condizioni di favore che consentono di porre sotto la servitù petrolifera l’80% del territorio della Basilicata e di tenere in ostaggio il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri, Con gli Art. 37 e 38 si è ignorato Il Titolo V della Costituzione, violando i diritti dell’Uomo; La Concessione unica è in contrasto con le Direttive Comunitarie: Imperizia o espediente? Il calcolo COSTO-BENEFICIO dell’impatto Economico, sociale e ambientale è a sfavore della Basilicata : Forse i provvedimenti legislativi sono stati improntati solo allo “Sblocca Trivelle”; Le Prerogative Regionali previste dalla Costituzione che fine hanno fatto?
Gli Artt 36,37 e 38 sbloccano i profitti per i petrolieri ma mettono in ginocchio la Basilicata; Pretendiamo la tutela delle prerogative regionali previste dalla Costituzione”, ovvero: la modifica, entro alvei di costituzionalità, degli artt.37 e 38 del decreto Sblocca Italia; che si impugni la legge di conversione del suddetto decreto, nelle parti ritenute incostituzionali;
Italia dei Valori ha prodotto un Ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per le violazioni dei diritti calpestati in tema ambientale, per la mancanza di tutela delle falde acquifere e per la violenza brutale inferta ai Territori lucani. Ma se la sordità, i silenzi e le connivenze istituzionali ci trastulleranno, organizziamoci per un Referendum abrogativo in concorso con altre regioni colpite;