Necessario anche accelerare la fase di partenariato e concertazione in vista del Psr 2014-2020. Le richieste dell’organizzazione agricola alla Regione
Aggredire le sei maggiori emergenze (anche attraverso tavoli tematici e tecnici) e accelerare la fase di partenariato e concertazione in vista della scrittura del Psr 2014-2020: è questa la posizione che la delegazione della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, formata dal presidente Antonio Nisi e dal direttore Donato Distefano, ha illustrato ieri in un incontro con il neo direttore generale del Dipartimento Agricoltura Giovanni Oliva.
Le emergenze indicate – si legge in una nota della Cia – riguardano, nello specifico, nel settore zootecnico il piano smaltimento reflui e l’adeguamento funzionale delle aziende (la Cia propone uno specifico Bando per venire incontro alle esigenze degli allevatori); la sburocratizzazione in materia di controlli con l’introduzione del Registro unico e di misure meno vessatorie; un tavolo tecnico-scientifico per interventi urgenti in campo fitosanitario (secondo la Cia un terzo del patrimonio arboreo e forestale è interessato da fitopatie, le ultime in ordine di tempo stanno colpendo gli oliveti); le garanzie per la campagna irrigua 2014; un tavolo sul credito per consentire il completamento di circa un migliaio di progetti dell’attuale Psr (la Cia chiede di mettere in moto gli strumenti Ismea); la chiusura rapida dell’emergenza alluvione del Metapontino con l’individuazione dei siti che possono produrre ulteriori danni per esondazioni e frane.
La delegazione della Cia ha espresso l’auspicio che la concertazione riavviata dall’Assessore Ottati e dal direttore Oliva possa produrre effetti a breve e medio termine sul mondo agricolo lucano. Per la Cia, infine, la strategia del nuovo Psr deve ruotare intorno ad un maggiore protagonismo degli agricoltori coniugato sulla centralità di imprese, prodotto e territorio per rendere competitivo il “made in Basilicata”.
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