Le riflessioni del consigliere regionale
“Cosa sta pensando De Filippo? – si chiede Navazio – la discussione sul nuovo Governo regionale, sui suoi componenti, sulle forze politiche che lo sosterranno non è in streaming. Avviene nelle ‘chiuse stanze’. Negli ultimi due anni (forse) di governo ci assilla una domanda: per fare cosa? La Basilicata vive, al pari del Paese, un momento assolutamente drammatico. E non si sa, con certezza, quando tutto questo finirà. Un primo consiglio: non è tempo di governi ordinari. Smettiamola di trastullarci con le solite domande: quattro assessori? Ora o iniziamo dalla prossima legislatura? Interni o esterni? Abbiamo bisogno di un’azione straordinaria di capacità ed efficienza. Abbiamo la necessità di ottenere subito risultati senza perdere la visione di quello che vorrà e dovrà essere la nostra regione. Abbiamo la necessità di azioni mirate, capaci di mantenere la tenuta sociale, sostenere famiglie ed imprese senza per questo minare le azioni di lungo periodo che mirino ad aumentare strutturalmente la competitività del sistema impresa e quindi a creare occupazione stabile. Negli ultimi anni non si è fatto abbastanza. Si è messa una toppa qua e là. Continuando a galleggiare. E senza preoccuparsi di come si è speso. Invece, abbiamo la necessita di ‘come spendere’. Abbiamo bisogno di declinare una nuova e più convinta azione pubblica facendo leva su indicazioni precise, misurabili e verificabili circa i risultati da raggiungere e i tempi necessari. Illuminante le indicazioni contenute nel documento ‘Metodi ed obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-20’ definito dal Ministro Barca nei mesi scorsi”.<br /><br />“Il Presidente – continua Navazio – apra un dibattito pubblico. Un confronto sulle quattro, cinque cose da fare. Subito. Le cose che il buon senso e le circostanze di oggi ci impongono urgentemente di fare. Le aree di intervento non sono molto lontane da quelle che discutiamo quasi ogni giorno. Ad esempio, quelle a costo zero: governance semplificata e spinta. Non solo dell’Ente regione (giunta a quattro da subito, accorpamento e riorganizzazione dei dipartimenti, ma anche di tutti gli altri: Sviluppo Basilicata, Ater, Consorzi per lo sviluppo industriale, Consorzi di bonifica; semplificazione normativa, sburocratizzazione, valutazione di impatto dei provvedimenti; programmazione e controllo: il dipartimento della Presidenza si liberi della programmazione e del bilancio; abbattere ‘i costi del non fare’.<br /><br /><br />“E poi – sottolinea Navazio – ci sono le questioni di sempre: piano sanitario. Il piano sanitario licenziato sei mesi fa non ha fatto passi avanti. Continua a divorare risorse. Continua a non dare risposte e il binomio ospedali-territorio è ancora là da venire.<br />Piccole e medie imprese, industria. Nella direzione del Pd si è discusso di nuovi 1000 posti di lavoro. Pochi o tanti non ci appassiona. Vediamo con quali strumenti e quali risorse. O è aria fritta? Buttata lì giusto per fare impressione. Il tema ambientale : un’azione visibile e percepibile. Chi può interpretare queste azioni? Basterebbe poco a delinearne la sagoma: l’attitudine all’ascolto, la conoscenza della materia trattata e delle procedure legislative, la capacità di giungere ad una sintesi. È sempre stato così. Non è poi così difficile scegliere all’interno degli eletti del consiglio regionale. O della società lucana. Attenzione – conclude Navazio – solo al ‘chiunquismo’. Malattia peggiore del qualunquismo”.<br />