In merito all’export dell’agroalimentare lucano, l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Benedetto, dichiara che: “Come testimoniano gli imprenditori agricoli lucani della Coldiretti che hanno partecipato al presidio al valico del Brennero per difendere l’agroalimentare italiano dalle contraffazioni ed aiutare, in concreto, produttori e pmi di trasformazione e commercializzazione a reggere crisi e competizione di mercati interni ed internazionali, non è più tempo di iniziative estemporanee, tanto più se scollegate con i soggetti istituzionali e sociali che si occupano di agro-alimentare. E’ il caso dell’incontro promosso oggi a Matera della Total che vede tra gli assenti il Dipartimento Agricoltura e il mondo agricolo lucano".
“Sul fronte dell’agroalimentare lucano – prosegue l’assessore – si è reso necessario un Tavolo specifico che ho insediato per allargare ad altre categorie produttive che operano nell’agro-alimentare e in stretta sinergia con il mondo agricolo. Inoltre, il Dipartimento sta dispiegando il massimo impegno per accelerare i programmi PIF e con essi la spesa del Psr 2007-2013. Ma – aggiunge – evidentemente la Total ignora tutto questo e le vere problematiche che stiamo affrontando e preferisce promuovere l’ennesima passerella autocelebrativa forse per tacitare la propria coscienza sul cosiddetto “impegno sociale” della compagnia petrolifera nel territorio dove punta ad estrarre petrolio e con esso ad incrementare i profitti. Se pensa di poter rispondere alle legittime richieste delle nostre comunità con le briciole la Total – dice l’assessore – si sbaglia di grosso perché la nuova legislatura regionale segnerà una svolta nella gestione delle risorse petrolifere per benefici ben più consistenti delle attuali. Anche sull’occupazione il programma Total, ribadito nell’incontro di Matera, non può soddisfarci perché si limita ancora a qualche decina di posti di lavoro. Quanto alle problematiche dell’export da affrontare – continua – se si vuole realmente supportare le pmi lucane, sono ben altre e ben più complesse di qualche relazione teorica o della presentazione di qualche pur interessante esperienza imprenditoriale. Intanto il Made in Italy agroalimentare e con esso il made in Basilicata hanno un grande potenziale: esso conquista l'estero e nel 2013 l'Italia segnerà un record nel valore delle esportazioni agroalimentari a 34 miliardi di euro per effetto dell'aumento del 7 per cento delle esportazioni. Il prodotto piu' esportato è il vino che nel 2013 fa segnare il record storico con un valore delle vendite che raggiunge per la prima volta i 5 miliardi di euro per effetto di un aumento del 9 per cento degli acquisti oltre confine. Dunque tradizione ed innovazione possono rappresentare la chiave di svolta per il rilancio del comparto agroalimentare lucano che per l’export continua a dare segnali incoraggianti: oltre 16 milioni di euro al terzo trimestre 2012 e più 2,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono una buona base di partenza. Abbiamo un potenziale enorme – non a caso indicato dal Rapporto Censis come “energia positiva” – tenuto conto che la quota dell’export alimentare del “made in Basilicata” è appena dello 0,1% dell’ammontare complessivo delle Regioni del Sud e che la tendenza del “mangiare italiano”, nonostante la crisi dei consumi, è comunque positiva con 25 miliardi di fatturato nel 2012. Tanto più che l’unica del “made in Basilicata” che tira rispetto ad auto (Fiat) e salotti. Per questa ragione – evidenzia – non si possono sprecare occasioni e tempo alla ricerca di strategie di export mentre altri sono da tempo attrezzati per vendere di più nei mercati e si devono individuare gli strumenti e le azioni concrete per sostenere produttori e pmi. La Total e le altre società petrolifere possono dimostrare il proprio impegno non limitandosi alla convegnistica ma finanziando alcune di queste azioni che intendiamo mettere in campo. Infine – conclude – mi pare strano che il neo Governatore Pittella abbia delegato a farsi rappresentare l’Assessore alle Infrastrutture Braia pur in presenza dell’assessore tuttora in carica all’Agricoltura”.
bas 08