"Nel futuro strategico dell’Acta è necessario che ci sia una razionalizzazione che risponda alla normativa nazionale, secondo la quale è stabilita una rimodulazione della struttura aziendale e del Consiglio di amministrazione, con la presenza di due elementi interni e di un solo elemento esterno, o di un Amministratore unico che determinerebbe un enorme risparmio dei costi aziendali." Così il capogruppo del PD Gianpaolo Carretta per il quale "le condizioni per cui l’Acta si apra all’esterno come gestore unico dei rifiuti, sono, in primo luogo, il ripristino dell’equilibrio della pianta organica, al momento sbilanciata tra area tecnica ed area amministrativa, a favore di quest’ultima, e, in secondo luogo, l’avvio di un regime della gestione del ciclo dei rifiuti non più in ambito cittadino, bensì comprensoriale, sia in termini di spazzamento, che di raccolta differenziata e porta a porta.Quando poi la nuova strategia di raccolta e differenziazione, prevederà come stazione di trasferenza la discarica di Pallareta o la realizzazione di una nuova che possa servire tutto il bacino di Potenza centro, e in aggiunta la riconversione dell’inceneritore, soltanto allora si potranno garantire uguali livelli di servizio in tutto il territorio del comprensorio.Si auspica – conclude- vengano prese al più presto decisioni interistituzionali in merito ad un’eventuale strategia complessiva, che ci faccia uscire dalla fase provvisoria e che garantisca costi di gestione più bassi, affinché si dia l’avvio a questo ciclo virtuoso che risponda al meglio alle esigenze dell’intera collettività."
BAS 05