La Cisl intende mantenere e rafforzare, se necessario, la mobilitazione per ottenere la piena autonomia del Centro di riabilitazione Don Uva di Potenza dalla Puglia e ottenere la revisione dell’accordo sottoscritto a febbraio 2013 presso il Ministero del Lavoro, e ciò “indipendentemente dalla decisione del Tribunale di Trani di ammettere all’amministrazione controllata straordinaria la Casa Divina Provvidenza”.
E’ quanto afferma il segretario generale regionale della Cisl Fp, Giovanni Sarli.
“Al nuovo Consiglio e Giunta regionale chiediamo di mantenere tutti gli impegni assunti dai precedenti Amministratori regionali, mettendo in atto – aggiunge – tutte le iniziative necessarie, attraverso l’Azienda Sanitaria di Potenza, secondo quanto previsto, da ultimo, dall’art.15 della legge regionale n. 18 del 6 agosto 2013, scegliendo tra il fitto del ramo di azienda o la sperimentazione gestionale.
In attesa di ciò – continua il segretario regionale – intendiamo batterci, avendolo già chiesto formalmente al Ministero del Lavoro, per la revoca del contratto di solidarietà che, a causa del numero elevato di lavoratori collocati a riposo o in mobilità, da febbraio 2013 ad oggi, ha messo in grande difficoltà operativa i servizi a favore dei pazienti, essendosi determinati carichi di lavoro insostenibili per i lavoratori.
“La nostra battaglia continuerà, dunque, per dare una prospettiva di serenità al Centro di Riabilitazione Don Uva di Potenza – conclude Sarli – chiamando la politica lucana a sostenerci come è stato non solo dichiarato, ma anche coerentemente contenuto all’interno di provvedimenti legislativi adottati dal Consiglio regionale di Basilicata”.
bas 02